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Servono subito aiuti alimentari per migliaia in fuga nella zona orientale della Repubblica Democratica del Congo

Bunia (Rep. Dem. Congo), 25-07-06 (comunicato stampa) - Alla vigilia di elezioni tanto attese, continuano le violenze nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, obbligando decine di migliaia di persone a fuggire nuovamente dalle loro case.

Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) ha lanciato oggi l’allarme avvertendo che le proprie riserve di cibo si stanno esaurendo e ha fatto un appello urgente ai donatori internazionali affinché sostengano il suo impegno ad assistere questo paese martoriato.

La situazione desta particolare preoccupazione a Gety, provincia di Ituri, nella zona orientale del paese, dove circa 38.000 sfollati hanno trovato rifugio in seguito ai recenti combattimenti tra le milizie e le truppe governative.

Il 14 luglio, il PAM ha distribuito razioni per due settimane, prelevandole dai propri depositi a Bunia, destinate a 30.000 persone a Gety, Ituri, ma servono urgentemente più risorse. Dopo la distribuzione del cibo di ieri a oltre 14.300 sfollati a Kotoni, 12 chilometri da Bunia, le riserve alimentari del PAM a Bunia sono quasi terminate.

“Stiamo affrontando le conseguenze del più ampio spostamento di persone avvenuto nella regione negli ultimi due anni, quando si verificarono pesanti combattimenti”, ha detto Felix Bamezon, Direttore del PAM nella Repubblica Democratica del Congo. “Su queste elezioni storiche si sta concentrando l’attenzione mondiale ma, qualsiasi sia il risultato, persisterà il bisogno di assistenza alimentare”.

La situazione umanitaria nella Repubblica Democratica del Congo è drammatica. Le persone vivono in condizioni altamente precarie. Se ci saranno combattimenti e la gente sarà obbligata a fuggire, l’impatto sarà devastante, soprattutto per i bambini che, spesso, sono quelli che soffrono di più.

Le organizzazioni non-governative che gestiscono i centri nutrizionali a Bunia parlano già di una crescita nel numero di bambini malnutriti registrati dall’inizio di luglio. Nella sola Gety, nei giorni scorsi, si sono avuti oltre 200 casi di gravissima malnutrizione e a Bunia, la Ong COOPI, che distribuisce il cibo del PAM ai bambini malnutriti e ai loro genitori, sta provvedendo a 169 bambini, ben oltre la sua capacità massima di assistenza di 120.

“Sono arrivato a Gety con due dei miei figli, uno è morto all’arrivo e l’altro è adesso in cura”, ha detto Joseph Kasuigi. “Il nostro villaggio è stato attaccato dalle milizie, abbiamo vissuto un mese nella foresta. A turno, un gruppo di noi andava in cerca di cibo per le nostre famiglie. La ricerca poteva durare anche due giorni. Poi siamo venuti a Gety sperando di trovare aiuto”.

Questa situazione di insicurezza sta creando molti problemi anche alle attività umanitarie. A giugno, la strada da Bunia a Gety non è stata percorribile per parecchi giorni a causa dei combattimenti. Tutti gli operatori umanitari hanno ridotto i loro movimenti nella settimana precedente le elezioni del 30 luglio a causa dell’insicurezza crescente.

E’ importante che arrivino in tempo le donazioni. “Siamo davvero grati per i recenti contributi all’operazione del PAM in Repubblica Democratica del Congo, ma chiediamo alla comunità internazionale di agire più rapidamente visto che ci vogliono dai due ai tre mesi per portare il cibo ai più vulnerabili”, ha detto Bamezon. “Quando non abbiamo fondi o questi arrivano tardi, non possiamo far altro che ridurre le razioni”.

Attualmente il PAM ha solo il 58 per cento dei 253 milioni di dollari necessari alle proprie operazioni di assistenza e ricostruzione in Repubblica Democratica del Congo per il periodo gennaio 2004- giugno 2007. Mancano 106 milioni di dollari e nei prossimi dodici mesi il PAM dovrà sfamare circa 1,7 milioni di persone.

A Katanga, nel sud-est, migliaia di persone sono ritornate a casa da Sampwe, dove si erano rifugiate. Pur desiderosi di cominciare una nuova vita e di ricostruire le proprie case, rimangono dipendenti dall’assistenza alimentare e dalle forniture di sementi e di attrezzi agricoli, nei mesi cruciali che precedono il prossimo raccolto di febbraio.

A giugno, il PAM ha fornito cibo a oltre 83.300 sfollati a Katanga, utilizzando gli stock creati grazie a una serie di lanci aerei in aprile. Ulteriori paracadutamenti del cibo saranno possibili in presenza di nuovi fondi. Il popolo congolese si trova ad una svolta cruciale alla vigilia delle prime elezioni libere e democratiche. Purtroppo, ogni giorno, in diverse zone, la gente è vessata, in casa e nei campi, da gruppi armati alla ricerca di cibo o denaro. Le donne sono regolarmente vittime di stupro.

La Repubblica Democratica del Congo è uno dei luoghi in cui maggiore è la sfida per il lavoro umanitario a causa della sua grande estensione, della povertà, della persistente insicurezza ad est e della cronica mancanza di fondi.

Nell’indice di sviluppo umano di UNDP, il paese si trova al 167esimo posto su un totale di 177 nazioni e l’aspettativa media di vita è di appena 43,1 anni. Il PAM ha 13 uffici locali nella Repubblica Democratica del Congo. Oltre il 60 per cento dell’assistenza alimentare si concentra nell’est del paese (nord e sud di Kivu, Maniema, nord Katanga e Ituri).