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Riunione di alto livello su ruolo fondamentale della collaborazione nel fare fronte a crisi multiple globali

bambini guardano attaverso una finestra
Incontro virtuale tra alti rappresentanti delle maggiori istituzioni globali oggi a Roma, presso la sede del World Food Programme.

Per assistere alla riunione di alto livello, cliccare qui

ROMA – La pandemia di Covid-19 sta riportando indietro i progressi nello sviluppo e mettendo alla prova le basi della pace globale, tuttavia presenta anche un’opportunità unica di collaborazione nell’aiutare governi e comunità a ricostruire meglio. È questo il tema centrale di una riunione virtuale di alto livello che si terrà oggi a Roma alle ore 15 e che vedrà alti rappresentanti delle Nazioni Unite, delle istituzioni finanziarie internazionali, dell’Unione Africana, dell’Unione Europea e dei governi nazionali.

“Mentre i paesi ricostruiscono e lavorano sulle proprie economie, è necessario accelerare la transizione alle energie rinnovabili, intraprendere cambiamenti netti nei nostri sistemi alimentari e raggiungere emissioni zero entro il 2050”, ha detto António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, anticipando l’incontro virtuale all’agenzia ONU World Food Programme, insignita del Premio Nobel per la Pace 2020.

Guterres ha, inoltre, sottolineato l’importanza di un cessate il fuoco globale, rilevando come conflitti e instabilità siano le cause principali della fame. Il Premio Nobel per la Pace al WFP ha mandato un segnale importante, ha detto Guterres, “il cibo è pace. La fame è uno scandalo in un mondo di abbondanza”.

I colloqui, che vedranno coinvolte leadership delle Nazioni Unite, della Banca Mondiale, del Fondo Monetario Internazionale, dell’Unione Africana, dell’Unione Europea e rappresentanti degli Stati membri ONU, verteranno su azioni essenziali e rapide, necessarie ad evitare il mancato raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo sostenibile (OSS) entro il 2030.

Solo lavorando insieme, superando barriere istituzionali e approfondendo la collaborazione, i grandi players, come l’Unione Africana e l’Unione Europea, le Nazioni Unite e le istituzioni finanziarie internazionali, potranno incanalare le risorse extra necessarie alla realizzazione degli OSS, e sostenere i governi nell’aumentare l’efficienza nei servizi ai propri cittadini.

“Viviamo un periodo senza precedenti”, ha detto David Beasley, Direttore esecutivo del WFP. “Siamo di fronte alla minaccia di carestia in diversi paesi, mentre il Covid-19, le crisi dovute a conflitti e clima stanno facendo schizzare alle stelle i livelli della fame in molte parti del mondo. Nessun paese, nessuna organizzazione può risolvere da sola questi problemi. Solo unendo le forze e lavorando assieme per un futuro migliore riusciremo a superare queste sfide immense”.

Alla base degli appelli per azioni urgenti non c’è solo la pandemia di coronavirus, che ha causato oltre 1,3 milioni di vittime nel mondo, ma anche la crisi climatica all’orizzonte che potrebbe potenzialmente essere ancora più catastrofica. L’impatto di questi shock, che alimentano e intensificano i conflitti in molti paesi, si vede già oggi nei crescenti livelli della fame, delle migrazioni e di eventi climatici estremi.

“In questo momento storico di crisi multiple, dobbiamo ripensare l’intero sistema umanitario e di sviluppo, puntando su azioni decisive attraverso la rottura dei nostri rispettivi confini, invece che limitarci a lavorare su una migliore collaborazione all’interno degli esistenti confini istituzionali”, ha detto l’Ambasciatore tedesco Ulrich Seidenberger,  Presidente del Consiglio esecutivo del WFP.

“Le sfide che oggi il mondo ha davanti richiedono risposte globali integrate che utilizzino al meglio le risorse finora messe in campo”, ha aggiunto Seidenberger. “Ciò può essere raggiunto solo attraverso una messa in comune di attività di pianificazione, finanziamento e implementazione dei maggiori stakeholder come quelli che oggi partecipano ai colloqui di alto livello”.

Le crisi multiple di oggi richiedono che le grandi istituzioni mondiali trovino rapidamente modi migliori di ottimizzare le procedure istituzionali e riconfigurare gli approcci nel lavoro collaborativo per gli obiettivi umanitari, di sviluppo e di peacebuilding. Questi sforzi devono coinvolgere a largo raggio la comunità dello sviluppo, insieme al settore privato e a gruppi sotto rappresentati come le donne.

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L’agenzia ONU World Food Programme è stata insignita del Premio Nobel per la Pace 2020. Impegnata a salvare vite nelle emergenze, siamo la più grande organizzazione umanitaria al mondo la cui assistenza alimentare vuole costruire un percorso di pace, stabilità e prosperità per quanti si stanno riprendendo da conflitti, disastri e dall’impatto del cambiamento climatico.

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