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Quattordicesimo incontro "Roma città delle Nazioni Unite" - 11 ottobre 2007, ore 16.30 - 19.00 - Roma

"La società della conoscenza di fronte alle sfide della fame e della povertà estrema"

Roma città delle Nazioni Unite: Tavolo di dialogo e di confronto” rappresenta un ciclo di incontri promosso dal CERFE di intesa con il Ministero italiano degli Affari Esteri, per favorire una riflessione comune tra il mondo delle Nazioni Unite e le articolazioni sociali e culturali della realtà romana sui temi legati ai processi di sviluppo e di crescita delle società contemporanee. Il “Tavolo” si riunisce in occasione di importanti eventi nell’ambito delle Nazioni Unite.

Il mondo contemporaneo è attraversato da un processo di trasformazione economica, sociale e culturale di dimensione globale, che ha al suo centro la valorizzazione della conoscenza come fattore di produzione economica e motore di dinamiche socio-culturali.

La "società della conoscenza" si basa sulla ricerca scientifica e tecnologica, sull'innovazione, sulla comunicazione e sull'informazione, e nel suo contesto si assiste a una forte affermazione del peso della soggettività umana. La domanda al centro dell’incontro del PAM e del CERFE, nell’ambito delle celebrazioni italiane della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, è se questa società sia più attrezzata, rispetto al passato, a rispondere alle sfide della fame, della sotto-alimentazione e della povertà.

In effetti, oggi il tema dei diritti umani e quello, in particolare, del diritto all’alimentazione possono incontrare un terreno particolarmente fertile in società, nell’insieme, più attente al destino dei singoli individui e specificamente a quello dei più deboli. Non va trascurato, inoltre, l'impatto che la diffusa coscienza morale – che si manifesta in termini di volontariato, solidarietà, responsabilità – ha sulle società politiche e sui governi, "vincolandoli" a impegni e a soluzioni pratiche, anche in termini di investimenti, tipici della società della conoscenza, non solo sul piano dell’emergenza, ma anche nella prospettiva dello sviluppo (ad esempio, attraverso politiche di formazione, institutional building, ecc.).

Tutto ciò si collega alla verifica in atto dei progressi fatti per raggiungere il primo Obiettivo di Sviluppo del Millennio: ridurre della metà la proporzione del numero degli affamati e dei poveri estremi nel mondo.

Come partecipare