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Protagonisti dell'informazione anche nel Sud del mondo

Protagonisti dell'informazione anche nel Sud del mondo
Alla 65esima edizione del Prix Italia, organizzato dalla RAI a Torino, il tema della comunicazione con le popolazioni che subiscono gli effetti di una crisi umanitaria è stato al centro di un dibattito organizzato dal WFP. Tra i partecipanti, esperti internazionali del settore e il direttore di Radio1 Giornale Radio Rai.

TORINO – Nelle Filippine delle alluvioni a volte basta un Sms per salvare una vita. Nell’immenso campo rifugiati di Daadab, in Kenya, un gruppo di donne gestisce la radio fornendo preziose informazioni in lingua somala. Molly è una ragazzina di uno slum che, con una piccola telecamera, ha raccontato la sua esistenza quotidiana. Sono esempi di informazione e Sud del mondo, di protagonismo e media, di come le tecnologie possano essere alleate di un’informazione fatta dai “beneficiari dell’aiuto umanitario”.

Se ne è discusso a Torino, lo scorso 24 settembre, nel corso di un Incontro internazionale organizzato da Prix Italia e Programma Alimentare Mondiale ONU (WFP). Tra i partecipanti:  Ethan Zuckerman, Direttore del Center for Civic Media del MIT (Usa); Jacobo Quintanilla, Direttore Humanitarian Communication Programs @Internews;  Brendan Gormley, Presidente Network CDAC; Antonio Preziosi, Direttore Radio1 Giornale Radio Rai; Jonathan Dumont, Responsabile Settore TV, WFP, Peter Smerdon Vice-Direttore Comunicazione  WFP. Nel frattempo prosegue la mostra fotografica al femminile, “Tutto sulla sua testa”, curata dal WFP  e allestita presso l’Università di Torino in Via Verdi. 

Visita la mostra fotografica "Tutto sulla sua testa"