Prime distribuzioni di cibo del WFP alle vittime in Pakistan. Danneggiate anche le riserve di cibo.
Islamabad - La distribuzione di aiuti alimentari di emergenza è iniziata domenica, grazie anche all’aiuto della solida rete di ONG attiva nell’area, e interessando 3.000 famiglie nelle tre zone più duramente colpite - Peshawar, Nowshera e Charsadda. A memoria d’uomo non si ricordano piogge monsoniche così violente come le recenti.
“Siamo profondamente colpiti dal fatto che persone che hanno già tanto sofferto negli ultimi anni abbiano subito ora così tante perdite”, ha detto il Direttore Esecutivo del WFP, Josette Sheeran, parlando dal quartiere generale dell’agenzia a Roma. “ Siamo vicini a quanti stanno lottando per superare questo enorme shock. Il WFP sta mobilitando ogni possibile risorsa per garantire una risposta ai bisogni della popolazione in tempi il più possibile rapidi”.
- Vedi la mappa delle zone colpite dalle alluvioni monsoniche.
Per sostenere gli sforzi dispiegati a livello nazionale, il WFP in Pakistan prevede di assistere sino a 150.000 famiglie nei prossimi due o tre mesi mentre si lavora per rendere accessibili le aree colpite. L’accesso a molte zone rimane limitato a causa dell’ancora alto livello delle acque e per la distruzione di molti ponti cruciali per la viabilità. Il WFP sta aiutando le autorità governative preposte alla gestione dei disastri compiendo sopralluoghi in tre delle zone più duramente colpite mentre, domenica, il WFP ha provveduto a effettuare, insieme alle autorità governative, un volo di ricognizione nella valle di Peshawar. Verifiche sono in corso anche nelle zone colpite dell’Afghanistan.
Le inondazioni hanno seriamente danneggiato anche alcuni depositi del WFP nel Pakistan nord occidentale. Sebbene non sia ancora possible un bilancio definitivo, il WFP è estremamente preoccupato per le possibili perdite: nei depositi presenti nelle regioni alluvionate vi sono, infatti, grandi stock alimentari che il WFP utilizza per le operazioni in Pakistan e in Afghanistan.
Il WFP già ora fornisce razioni alimentari di emergenza ad oltre un milione di sfollati e di persone che tornano alle proprie case nel Pakistan nord occidentale, oltre ad assistere altri 2,7 milioni di persone che vivono nelle aree colpite dalla crisi. I paesi donatori devono dare urgentemente un aiuto ulteriore affinché si continui ad intervenire mentre si mette a punto, in tempi strettissimi, l’assistenza alle vittime delle inondazioni.