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Prima donazione della Libia al PAM: aiuterà 2,7 milioni di persone a rischio in Darfur e Ciad

Khartoum, 18-04-06 (comunicato stampa) - Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) si felicita oggi con la Libia per la sua prima donazione all’agenzia delle Nazioni Unite. La donazione, della somma di 6,1 milioni di dinari libici (4,5 milioni di dollari) messa a disposizione dalla Libia aiuterà il PAM a sfamare 2,7 milioni di persone in Darfur, nel Sudan occidentale, e 200.000 rifugiati sudanesi nel Ciad orientale.

“Siamo estremamente grati alla Libia per il generoso sostegno che dà alle nostre operazioni di emergenza per le popolazioni del Darfur e i rifugiati nel Ciad, anche perchè arriva in un momento di “fatica” da parte dei donatori in molte parti del mondo, mentre le nostre operazioni si trovano ad affrontare gravi carenze di fondi”, ha dichiarato il Vicedirettore Regionale del PAM per il Sudan, Bradley Guerrant.

La donazione libica avviene dopo che l’anno scorso, il prezzo del combustibile JetA1 aumentò mentre era in corso il ponte aereo, organizzato dal PAM, dalla Libia verso il Sudan occidentale durante la stagione delle pogge, quando le strade dirette al Darfur occidentale erano impraticabili e la carenza di cibo era gravissima per milioni di vittime del conflitto.

Il governo libico accettò di coprire i costi dell’aumento, permettendo al PAM di continuare quel vitale ponte aereo. Il governo libico assistette il PAM anche nelle operazioni portuali, come lo sdoganamento delle merci e il loro immagazzinamento e altri servizi quali la risistemazione delle strade e la scorta per il cibo fino al confine col Ciad. La donazione copre la differenza tra il vecchio e il nuovo prezzo del combustibile JetA1 e sarà utilizzata dal PAM per le sue operazioni di emergenza in Darfur e per sfamare i rifugiati del Darfur nel Ciad.

I lanci aerei sono iniziati il 7 maggio 2005 con un Ilyushin-76, partito da Al Kufra, nella Libia meridionale, alla volta delle città capoluogo del Darfur settentrionale e meridionale, El-Fasher e Nyala. Successivamente un altro velivolo è stato aggiunto dal PAM e i due mezzi hanno trasportato un totale di 17.500 tonnellate di cereali tra maggio e novembre del 2005.

“Grazie all’assistenza del governo libico siamo riusciti a raggiungere la maggior parte delle popolazioni che avevano bisogno di assistenza alimentare e ad evitare una potenziale catastrofe umanitaria durante la stagione delle piogge. Il cibo che abbiamo trasportato è stato di grandissimo aiuto per alleviare le sofferenze di queste popolazioni”, ha spiegato Guerrant.

A partire dall’agosto 2004, inoltre, la Libia ha fornito un importante un corridoio per il trasporto via terra, essenziale per il trasporto delle merci dal porto libico di Bengasi attraverso il deserto del Sahara, per raggiungere il Ciad orientale. Attraverso questo corridoio i camion del PAM continuano a trasportare quantità considerevoli di aiuti alimentari, che ammontano ad oggi ad un totale di 55.501 tonnellate di cibo

“Il corridoio che attraversa la Libia è un collegamento vitale per le persone cui stiamo dando assistenza, perchè ci consente di aumentare in maniera considerevole la quantità di cibo che riusciamo a trasportare via terra”, ha proseguito Guerrant. “Siamo davvero grati al governo libico per il sostegno che ci fornisce”.

In totale, il PAM ha bisogno di 746 milioni di dollari per condurre le operazioni di emergenza per il Sudan nel 2006, necessari ad assistere 6,1 milioni di persone in Darfur, nel sud, nell’est e nella regione chiamata “the Three Areas”. Al momento, solo il 29 per cento di questi fondi sono arrivati tramite le contribuzioni e mancano ancora 532 milioni di dollari.

Tra i donatori per le operazioni di emergenza del PAM nel 2006 ci sono gli Stati Uniti (188 milioni di dollari), le Nazioni Unite (13 milioni), Libia (4,5 milioni), Canada (3,9 milioni), Irlanda (1,2 milioni), Italia (1,2 milioni), Svizzera (758.000 dollari), Belgio (605.000 dollari), Norvegia (17.000 dollari) e donatori privati (20.000 dollari).