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Preoccupazione per gli affamati in Ciad mentre crescono le speranze per il Niger

Con l’avvicinarsi della stagione del raccolto nel Sahel orientale, il WFP ha lanciato oggi l’allarme sulla permanenza di alti livelli di malnutrizione infantile in Ciad.

ROMA - Con l’avvicinarsi della stagione del raccolto nel Sahel orientale, il WFP ha lanciato oggi  l’allarme sulla permanenza di alti livelli di malnutrizione infantile in Ciad.



“Abbiamo visto l’impatto positivo che ha avuto l’assistenza alimentare e nutrizionale tempestiva e ben coordinata con il governo del Niger”, ha detto il Direttore Esecutivo del WFP, Josette Sheeran. “La situazione in Ciad continua ad essere allarmante. Dopo una lunga e difficile stagione senza raccolto, i bambini sono indeboliti e hanno bisogno di continuare a ricevere cibo e sostegno nutrizionale”.



All’inizio di quest’anno, dopo piogge deboli e discontinue in tutto il Sahel orientale, gran parte del raccolto del 2009 è andato distrutto, il terreno si è inaridito e gli invasi d’acqua per il bestiame si sono prosciugati. I tassi di malnutrizione sono giunti a livelli allarmanti. Per fronteggiare tale situazione, il WFP ha avviato un’operazione d’emergenza di assistenza alimentare in Niger e Ciad allo scopo di rispondere ai bisogni nutrizionali dei più piccoli e assicurare alle famiglie il cibo necessario durante la ‘stagione del non raccolto’, quando gli alimenti scarseggiano e i prezzi salgono.



“In Niger cominciamo a vedere che i prezzi del cibo, in alcune aree, calano sui mercati locali e i tassi di malnutrizione tra i bambini si stanno stabilizzando in alcune parti del paese”, ha detto Manuela Aranda da Silva, Coordinatore WFP per l’ Emergenza nel Sahel orientale, che ha appena concluso una missione di verifica in Niger e Ciad. “Gli alti livelli di malnutrizione che ho visto tra i bambini in Ciad mi hanno convinto che dobbiamo mantenere alto il livello del nostro intervento almeno per i prossimi tre mesi, e iniziare a lavorare su alcune delle cause strutturali della malnutrizione e della insicurezza alimentare per aumentare la capacità di tenuta della popolazione di fronte alle siccità ricorrenti”.



“Il sistema sanitario, in Ciad, non copre tutte le aree e ci sono ormai poche organizzazioni non governative che aiutano il WFP nella distribuzione del cibo”, ha aggiunto Aranda da Silva, dicendo che di fronte a *tassi globali di malnutrizione acuta , anche del 26 per cento, tra i bambini al di sotto dei due anni, in alcune zone, sarebbe pericoloso ridurre il sostegno nutrizionale ai giovanissimi anche se è in arrivo la stagione del raccolto.



*L’Organizzazione Mondiale della Sanità stabilisce che livelli di malnutrizione acuta globale del 15 per cento o superiori vadano considerati critici o di emergenza.