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Prelibatezze all'asta per gli affamati del mondo

Dicembre 2006 - Si avvicinano le feste natalizie. E’ tempo di regali. Un modo originale per donare è attraverso un’asta on-line di articoli, prodotti od incontri esclusivi che hanno come comune denominatore il cibo.

I proventi di questa iniziativa andranno al Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM).

L’asta si propone di sensibilizzare e coinvolgere i buongustai del pianeta per aiutare coloro che con il cibo hanno un rapporto meno fortunato e spesso tragico: si tratta degli 852 milioni di persone che, nel mondo non hanno, semplicemente, di che sfamarsi.

E’ Pim Techamuanvivit, che un giornale britannico ha soprannominato ‘la regina dei bloggers culinari’, a mescolare gli ingredienti di questa generosa iniziativa. Il risultato finale è il ‘Menu for Hope’, una campagna lanciata due anni fa da San Francisco, negli USA. Da anni, Pim anima il blog culinario Chez Pim (http://chezpim.typepad.com), e quest’anno ha scelto il PAM come beneficiario dei fondi di questa originale asta culinaria e gastronomica, che si concluderà il 22 dicembre.

L’asta offre una varia ed eclettica selezione di specialità e prodotti gastronomici provenienti da tutto il mondo, rari libri di cucina, manuali specialistici e assai curiosi su come cucinare vari ingredienti. Ci saranno anche premi più mondani, come la possibilità, ad esempio, di incontrare, davanti a una tazza di caffé, il famoso chef Thomas Keller nel suo rinomato ristorante californiano “The French Laundry”, o l’occasione di una cena per due nell’elegante ristorante Tetsuya, se siete nei paraggi di Sidney, Australia.

Tutti possono partecipare al “Menu for Hope”: basta cliccare sul sito http://chezpim.typepad.com e seguire le istruzioni per acquistare un biglietto, del costo di 10 dollari, e poi sperare di vincere uno di questi gustosi e succulenti premi.

Per noi il cibo è una gioia. Sui nostri blog, il cibo è celebrato come un piacere e, qualche volta, anche come una debolezza. Purtroppo, molte persone nel mondo non hanno questo privilegio. Per loro, anzi, il cibo è puramente una questione di sopravvivenza.Pim Techamuanvivit

“Non poteva esserci causa migliore per i bloggers culinari che quella di sfamare chi ha fame”, ha detto Pim Techamuanvivit. “Per noi il cibo è una gioia. Sui nostri blog, il cibo è celebrato come un piacere e, qualche volta, anche come una debolezza. Purtroppo, molte persone nel mondo non hanno questo privilegio. Per loro, anzi, il cibo è puramente una questione di sopravvivenza. Questo “Menu for Hope” rappresenta il nostro modo di aiutarli”, ha aggiunto Techamuanvivit.

Le fa eco Neil Gallagher, Direttore della Comunicazione del PAM: “Questa asta è un modo originale e innovativo per coinvolgere un ampio pubblico. I media occidentali seguono con attenzione i problemi legati all’obesità e alle diete, e molto meno il problema della fame e della malnutrizione che, nei paesi poveri, ancora oggi causa più vittime dell’azione combinata di AIDS, tubercolosi e malaria. La maggior parte di queste vittime sono bambini.”

Questo blog può forse rappresentare un piccolo ponte tra chi ha molto e chi niente, nel piatto davanti agli occhi.