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PAM: nuovo pacchetto di interventi per i punti caldi della fame

Roma, 12-08-08 (comunicato stampa) – Con quasi un miliardo di persone che, in tutto il mondo, cercano di sopravvivere alla continua crisi mondiale causata dall’aumento dei prezzi dei generi alimentari e del carburante, il PAM ha annunciato oggi un pacchetto di interventi, del valore di 214 milioni di dollari, in 16 punti caldi dell’emergenza alimentare.

“È essenziale lanciare una nuova e coraggiosa serie di misure per impedire un ampio diffondersi della fame e una crisi nutrizionale”Josette Sheeran, Direttore Esecutivo del PAM

“Con la fame in crescita, stiamo facendo del nostro meglio per utilizzare le donazioni che riceviamo a vantaggio delle persone più bisognose in Africa, Asia e Caraibi” ha detto il Direttore Esecutivo del PAM, Josette Sheeran. “È essenziale lanciare una nuova e coraggiosa serie di misure per impedire un ampio diffondersi della fame e una crisi nutrizionale”.

I 214 milioni di dollari consentiranno di fornire assistenza vitale attraverso:

• la fornitura di razioni alimentari vitali a gruppi altamente vulnerabili;

• il proseguimento dei programmi di alimentazione scolastica anche quando le scuole sono chiuse;

• la fornitura di cibo supplementare per donne incinte e bambini piccoli il cui sviluppo psico-fisico è a rischio;

• l’espansione dell’assistenza alimentare alle aree urbane più colpite dall’aumento dei prezzi del cibo, anche attraverso contanti e voucher;

• il sostegno ai piccoli contadini e ai mercati nei paesi in cui il PAM acquisterà il cibo localmente – mettendo in pratica così una soluzione che avvantaggia tutti.

Aumento del costo del cibo

L’aumento del costo del cibo ha avuto un impatto diretto sul PAM, la più grande agenzia umanitaria del mondo. I costi operativi sono lievitati e il budget dell’agenzia – cioè i fondi necessari a raggiungere 90 milioni di persone nel mondo nel 2008 – è passato da 3,1 a quasi 6 miliardi di dollari. Ad oggi l’agenzia, finanziata esclusivamente su base volontaria, ha raccolto quasi metà del budget per l’anno in corso.

Sheeran ha evidenziato come le famiglie impoverite dalla crisi, che già spendono più del 60 per cento del loro reddito in cibo, stiano mangiando meno, comprando minori quantità di alimenti nutrienti, risparmiando sull’istruzione e sulla salute e indebitandosi sempre di più.

"I prezzi alimentari non accennano a scendere e i più vulnerabili nel mondo hanno esaurito ogni strategia di resistenza"Josette Sheeran, Direttore Esecutivo del PAM

“I prezzi alimentari non accennano a scendere e i più vulnerabili nel mondo hanno esaurito ogni strategia di resistenza”, ha detto Sheeran. “Il nostro piano d’azione è mirato e fatto su misura per aiutare queste persone a rispondere ai loro bisogni più urgenti”.

Il PAM potenzia l'assistenza

104 milioni serviranno al PAM a potenziare l’assistenza alimentare per oltre 11 milioni di persone in 14 paesi particolarmente colpiti dall’impennata dei prezzi (vedi lista in basso e grafico a destra). Ciò comprende il sostegno alle aree urbane dove il cibo è meno accessibile e dove è presente il rischio di malcontento tra la popolazione, come in Afghanistan, Haiti, Liberia e Mozambico. I programmi di alimentazione scolastica sono stati ampliati e donne e bambini malnutriti stanno ricevendo cure nutrizionali aggiuntive.

I programmi di distribuzione di vouchers sono stati incrementati in alcuni paesi, quali Gibuti, mentre i trasferimenti di contante – alcuni dei quali diretti ai giovani delle città – stanno prendendo il via in Liberia, Ghana, Nepal e altrove.

Corno d'Africa

Inoltre, nel Corno d’Africa, dove agli effetti della siccità e dell’insicurezza si sono aggiunti i prezzi sempre più alti, il PAM sta potenziando l’assistenza alimentare fornendo 110 milioni di dollari, in parte fondi provenienti dalle sue riserve per le emergenze, con l’obiettivo di rispondere ai bisogni urgenti tra cui programmi di alimentazione supplementare per bambini malnutriti. In Etiopia, oltre 10 milioni di persone stanno subendo le conseguenze della siccità, che ha colpito larghe aree del paese. Il governo ha dovuto dare fondo alle sue vitali riserve di cibo per far fronte all’aumento dei prezzi. I prezzi al dettaglio del mais bianco, il cereale più consumato dai poveri, in alcune località è triplicato rispetto all’anno passato.

Somalia

In Somalia, paese segnato dall’instabilità politica, il PAM deve più che raddoppiare la quantità di cibo da distribuire nei prossimi mesi, per raggiungere 2,4 milioni di persone entro dicembre. La sofferenza e l’indigenza di milioni di persone nel paese sono dovute all’insicurezza, alla siccità, ad una successione di raccolti falliti o estremamente ridotti, alla debolezza dello scellino somalo e all’aumento dei prezzi di cibo e carburante. Alcune zone del paese rischiano di piombare in una situazione simile a quella degli anni della carestia del 1992-1993.

Contributi dei donatori

Sebbene i bisogni siano enormi, l’attuale risposta dei donatori agli appelli del PAM per nuovi contributi, inclusa la donazione record di mezzo miliardo di dollari da parte dell’Arabia Saudita nei mesi scorsi, permette al PAM di rispondere a molte di queste nuove sfide. Il pacchetto di interventi da 214 milioni di dollari di oggi include progetti specificatamente mirati a mitigare gli effetti diretti dei prezzi crescenti sulla popolazione. A giugno, il PAM ha annunciato un pacchetto di 1,2 miliardi di dollari diretto a 62 paesi colpiti dall’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari.

Pacchetto di interventi:

Gibuti: Il paese importa quasi il 100 per cento del suo fabbisogno alimentare ed è soggetto a frequenti siccità. Il PAM fornirà una razione alimentare mensile a 140.500 beneficiari individuati in modo specifico in aree urbane e rurali. Fornirà inoltre cibo altamente nutritivo a 5.500 bambini a forte rischio di malnutrizione. (5 milioni di dollari)

Ghana: Il PAM collaborerà con il governo per espandere il programma nazionale di alimentazione scolastica usando cibo nutriente e prodotto localmente per raggiungere 100.000 bambini. Altri 115.000 persone saranno assistite attraverso reti di sicurezza alimentare e trasferimenti di contante. Con i prezzi alimentari aumentati dal 70 al 114 per cento, un alto numero di famiglie ghanesi, nelle aree più colpite, consumano un solo pasto al giorno, mentre altri si nutrono di radici selvatiche e velenose. (3,4 milioni di dollari)

Guinea: Il PAM aiuterà 585.000 persone a rischio alimentare attraverso l’ampliamento dei programmi di alimentazione scolastica per raggiungere le famiglie affamate, anche nel periodo delle vacanze scolastiche e del Ramadan. Darà inoltre maggiore sostegno a donne e bambini malnutriti attraverso i centri di assistenza medica. Gli alti prezzi alimentari hanno causato un crescente malcontento nella popolazione. (10 milioni di dollari)

Haiti: I disordini civili rimangono una seria preoccupazione ad Haiti, dove il PAM ha aumentato gli sforzi per assistere quanti più affamati possibile. Facendo seguito al suo primo intervento, dopo le rivolte del cibo di aprile, il PAM sta oggi rafforzando le reti di protezione socio-economica, nutrizionale e dell’istruzione, nelle aree urbane e rurali, per 2,5 milioni di persone. (8 milioni di dollari)

Liberia: Il PAM prevede di assistere 220.000 persone collaborando direttamente al programma congiunto governo-Nazioni Unite per la sicurezza alimentare e la nutrizione. Il potenziamento degli interventi è concentrato principalmente a Monrovia e nei sobborghi circostanti e comprende programmi di alimentazione scolastica, di nutrizione, di denaro e cibo in cambio di lavoro. La Liberia importa più del 70 per cento del suo fabbisogno alimentare e la popolazione ha visto i prezzi dei generi alimentari di base aumentare di circa il 30 per cento (10 milioni di dollari)

Mauritania: Il PAM assicurerà ulteriore cibo a 550.000 persone vulnerabili, compresi bambini piccoli, e al contempo aiuterà a creare e mantenere riserve di cibo nei villaggi. La Mauritania importa più del 70 per cento del suo fabbisogno alimentare complessivo; una recente verifica ha rilevato come l’aumento dei prezzi ha causato un aumento del 30 per cento delle persone ad insicurezza alimentare (6 milioni di dollari)

Mozambico: Il PAM mira ad assistere 160.000 persone attraverso reti di protezione sociale per bambini in età scolare, madri, neonati e persone affette da HIV/AIDS. La produzione locale di cibo rafforzato dal punto di vista nutritivo e i programmi di distribuzione di vouchers e contanti fanno anche parte del piano di assistenza. I crescenti prezzi di cibo e combustibile mettono a rischio la sicurezza alimentare e la stabilità sociale. (5 milioni di dollari)

Nepal: Un fragile accordo di pace e il fare continuo affidamento sui paesi vicini per i beni essenziali, compresi cibo e carburante, rappresentano lo sfondo degli sforzi del PAM tesi ad assistere ulteriori 1,3 milioni di poveri delle zone rurali colpiti dall’aumento dei prezzi. Oltre il 40 per cento della popolazione è denutrita, e quasi un bambino su due ha ritardi nella crescita. In alcune zone la malnutrizione acuta raggiunge il 20 per cento. (6 milioni di dollari)

Territori Palestinesi Occupati: Il PAM prevede di assistere ulteriori 120.000 persone. Più di due terzi del reddito familiare a Gaza, e il 56 per cento in Cisgiordania, viene oggi speso in cibo. Tra gli interventi pianificati sono previsti vouchers per pane e formaggio, sia attraverso i panifici e i negozi di alimentari locali sia attraverso i rafforzati programmi di alimentazione scolastica. (2 milioni di dollari)

Pakistan: Si calcola che ulteriori 10 milioni di pakistani abbiano ridotto il proprio apporto calorico e per questo siano da considerarsi a rischio. L’intervento del PAM sarà complementare ai programmi governativi di trasferimenti di contanti e mirerà alle famiglie più colpite dall’aumento dei prezzi alimentari. I programmi di alimentazione scolastica, realizzati congiuntamente con l’UNESCO, verranno ampliati per raggiungere 2,8 milioni di bambini. (20 milioni di dollari)

Senegal: Nell’ambito dell’iniziativa governativa di Emergenza Sociale, il PAM raggiungerà 540.000 persone attraverso programmi di alimentazione supplementare, distribuzioni generali di cibo, alimentazione scolastica e cibo in cambio di lavoro. Verrà inoltre pilotato un programma scolastico di alimentazione preventiva per bambini tra i 6 e i 24 mesi. (6 milioni di dollari)

Tagikistan: I prezzi del pane e dell’olio vegetale in Tajikistan sono più che raddoppiati dall’agosto 2007, mentre i prezzi di gran parte degli altri prodotti di base sono aumentati del 50 per cento. A sostegno del piano d’azione nazionale, il PAM assisterà un ulteriore milione di persone – le famiglie riceveranno pacchi di prodotti alimentari per far fronte alla situazione, se non addirittura per sopravvivere. (10 milioni di dollari)

Uganda: Dall’inizio dell’anno, i prezzi dei prodotti alimentari di base sono aumentati di circa il 50 per cento. Il PAM, la FAO e il governo ugandese stanno unendo i loro sforzi per aiutare 159.000 contadini ad accedere a cibo, semi e agli altri attrezzi di cui hanno bisogno, oltre a costruire strade e altre infrastrutture per lo sviluppo del mercato. (2,5 milioni di dollari)

Yemen: Attraverso distibuzioni generali di cibo, il PAM mira ad assistere 867.000 persone in distretti dove più di due terzi della popolazione non riesce a soddisfare il proprio fabbisogno alimentare. Inoltre, il PAM rafforzerà il supporto nutrizionale, congiuntamente all’UNICEF, per raggiungere 145.000 madri e bambini malnutriti. (10 milioni di dollari)