Operazione d'emergenza in Ucraina: il WFP distribuisce buoni alimentari a Donetsk
Il WFP ha distribuito buoni alimentari a 10.000 sfollati nel nord di Donetsk nell’ambito di un’operazione d’emergenza per sfamare un totale di 120.000 persone nei prossimi sei mesi. Le famiglie, sfollate a causa dei combattimenti in corso nella regione, possono acquistare cibo con il voucher, del valore di 45 dollari, nei negozi locali.
Il voucher è distribuito una sola volta alle famiglie. Grazie a questa prima distribuzione di buoni alimentari, l’economia delle comunità locali ospitanti ha beneficiato di quasi mezzo milione di dollari. Fino ad ora, i Servizi di emergenza statali del governo dell’Ucrainia hanno registrato oltre 450.000 sfollati, ma si stima che il numero sia più alto perché molte famiglie non si sono ancora registrate.
La maggior parte delle persone vulnerabili vivono in rifugi collettivi o con altre famiglie – molte di loro hanno abbandonato le proprie case in tutta fretta portando poco o niente con sé e non hanno la possibilità di accedere ai propri conti bancari o altre fonti di sostentamento. Per questo, hanno difficoltà a soddisfare le proprie necessità di base, specialmente alimentari. Nella regione orientale colpita dal conflitto, l’accesso al cibo continua ad essere la principale preoccupazione. Con l’alto tasso di disoccupazione, la mancanza di contante, l’inflazione crescente e i prezzi del cibo in rialzo, sta diventando sempre più difficile per le famiglie avere sufficiente cibo nutriente.
Con l’arrivo dell’inverno, si prevede un peggioramento della situazione. “Il WFP usa i buoni alimentari quando il cibo è disponibile nei mercati, ma è fuori dalla portata delle famiglie sfollate più povere e vulnerabili”, ha detto Martin Ohlsen, responsabile WFP in Ucraina. “I buoni alimentari danno alle famiglie sfollate la scelta e la flessibilità di acquistare ciò di cui hanno bisogno, specialmente alimenti freschi come frutta, verdura, carne e formaggio”. Dall’inizio di settembre, il WFP ha raggiunto oltre 30.000 persone vulnerabili nell’Ucraina orientale con la distribuzione, principalmente, di pacchi con alimenti pronti all’uso.