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Nuovo studio rivela l'impatto profondo della fame sull'economia del Malawi

Nuovo studio rivela l'impatto profondo della fame sull'economia del Malawi
La denutrizione infantile in Malawi non è solo un problema sulla salute ma ha un forte impatto anche sull'economia del paese, causando una riduzione consistente del PIL nazionale.

LILONGWE - L’economia del Malawi perde quasi 150 miliardi di kwacha (quasi 600 milioni di dollari) ogni anno a causa degli effetti della denutrizione infantile. È l’allarmante scoperta di un nuovo studio pubblicato oggi a Lilongwe.

Il rapporto intitolato “Il costo della Fame in Africa: l’impatto sociale ed economico della denutrizione infantile in Malawi” mostra che la denutrizione infantile fa perdere al paese considerevoli somme di denaro, ogni anno, a causa dell’aumento dei costi della sanità, degli oneri aggiuntivi sul sistema scolastico e di una minore produttività della forza lavoro. Lo studio stima che la denutrizione infantile sia costata al Malawi il 10,3 per cento del PIL nel 2012 (l’ultimo anno con i dati completi disponibili).

Particolarmente negative sono le conseguenze dei deficit di sviluppo. Il deficit di sviluppo (che corrisponde a un’altezza ridotta rispetto all’età) si verifica quando i bambini soffrono di carenza di nutrienti fondamentali – incluse proteine, vitamine e minerali – nel feto e nei primi due anni di vita. Le persone con deficit di sviluppo devono affrontare per tutta la vita le conseguenze di queste carenze, come malattie frequenti, scarso rendimento scolastico – che dà luogo a bocciature o a fenomeni di abbandono scolastico – e una bassa produttività sul luogo di lavoro.

Secondo lo studio, che ha utilizzato dati del 2012 – l’ultimo anno per cui sono disponibili  dati completi - il 60 per cento degli adulti in Malawi ha sofferto di deficit di sviluppo durante l’infanzia. Si tratta di circa 4,5 milioni di persone in età lavorativa che non possono realizzare il proprio potenziale a causa della denutrizione che hanno sofferto da bambini.

In Malawi, dove due terzi delle persone sono impiegate in attività manuali, si stima che 16,5 miliardi di kwacha (67 milioni di dollari) siano stati persi a causa della ridotta produttività di coloro che da piccoli hanno sofferto di deficit di sviluppo.
Lo studio è stato condotto in Malawi dal Ministero delle Finanze, della Pianificazione Economica e dello Sviluppo, in collaborazione con i soggetti partner nell’iniziativa: il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), la Commissione dell’Unione Africana (AUC), la Nuova Partnership dell’Agenzia per la Pianificazione e il Coordinamento per lo Sviluppo dell’Africa (NEPAD) e la Commissione Economica dell’ONU per l’Africa (ECA).

“I risultati dello studio hanno dimostrato chiaramente che un’adeguata nutrizione è cruciale per lo sviluppo fisico e intellettuale e per la produttività lavorativa, ed è pertanto parte integrante dello sviluppo socioeconomico”, ha detto l’Onorevole Goodall E. Gondwe, Ministro delle Finanze, della Pianificazione Economica e dello Sviluppo. “È in tale contesto che il governo esprime la sua determinazione a stanziare risorse adeguate per gli interventi sulla nutrizione. Il governo rafforzerà inoltre la capacità delle istituzioni e delle risorse umane a favore di servizi efficienti in ambito nutrizionale”.

Lo studio “Il Costo della Fame in Africa” coinvolge 12 paesi e vuole sottolineare come la malnutrizione non sia solo un problema che riguarda la salute ma anche un fattore di rilevanza economica e sociale, che richiede un impegno e un investimento multisettoriale. Finora, lo studio è stato condotto in cinque paesi africani, tra cui il Malawi. Un altro paese dell’Africa meridionale oggetto dello studio è stato lo Swaziland, che registra una perdita equivalente al 3,1 per cento del PIL a causa della denutrizione.

L’iniziativa, estesa all’intero continente e a una pluralità di attori partner, è condotta dal Dipartimento degli Affari Sociali presso la Commissione dell’Unione Africana, nel quadro della Strategia Nutrizionale Regionale Rivista (2005-2015), in linea con gli obiettivi dell’African Task Force sullo Sviluppo Alimentare e Nutrizionale (ATFFND) e i principi del punto 3 del Comprehensive Africa Agriculture Development Programme (CAADP).

I risultati del rapporto sul Malawi dimostrano che affinché il Malawi possa realizzare una crescita sostenibile in termini economici e di sviluppo umano, un’attenzione speciale deve essere riservata alle fasi iniziali della vita degli individui. In assenza di misure volte a combattere ed eliminare la denutrizione, il costo per il Malawi potrebbe aumentare a un ritmo superiore entro il 2025, costringendo il paese a mancare l’obiettivo globale della World Health Assembly sulla riduzione dei deficit di sviluppo.

Il rapporto “The Cost of Hunger” viene pubblicato in una fase cruciale per il Malawi. Quest’anno, l’area meridionale del paese ha subito alluvioni che hanno colpito più di 1,1 milioni di persone, di cui un quarto sono sfollate. Con ampie zone di terra coltivabile perse a causa delle alluvioni, la sicurezza alimentare ha subito un ulteriore deterioramento quando nel mese di marzo periodi di siccità hanno compromesso pesantemente le coltivazioni in tutto il paese. Il governo stima una riduzione del 28 per cento nella produzione di granturco nel solo 2015. Ciò significa con tutta probabilità che le persone già vulnerabili potrebbero essere sospinte in una ancora più grave insicurezza alimentare durante la stagione di magra, negli ultimi mesi di quest’anno e nel primo periodo dell’anno prossimo.

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The Cost of Hunger in Malawi Report
10 Facts about Child Nutrition in Malawi                                                          


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