Nuovo attacco pirata ad una nave con aiuti: il PAM sollecita un intervento internazionale ad alto livello contro la pirateria somala
Merka, Somalia, 20-05-07 (comunicato stampa) – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) ha fatto appello, oggi, per un’azione internazionale ad alto livello che fermi le azioni di pirateria nelle acque al largo delle coste somale, che stanno seriamente minacciando il flusso di soccorsi umanitari al paese africano.
L’appello fa seguito all’uccisione di una guardia somala che aveva aiutato a respingere un nuovo attacco di pirateria, ieri, ai danni di una nave che aveva appena finito di scaricare aiuti alimentari del PAM nel porto somalo di Merka. In risposta, gli agenti di una nave noleggiata dal PAM, questa mattina si sono rifiutati di far partire una nave carica di cibo diretta in Somalia.
Chiediamo con urgenza alle nazioni interessate di fare tutto il possibile per affrontare questa piaga della pirateria, che sta minacciando la nostra capacità di sfamare un milione di somaliJosette Sheeran, Direttore Esecutivo del PAM
“Chiediamo con urgenza alle nazioni interessate di fare tutto il possibile per affrontare questa piaga della pirateria, che sta minacciando la nostra capacità di sfamare un milione di somali”, ha detto Josette Sheeran, Direttore Esecutivo del PAM, parlando dalla sede dell’agenzia a Roma.
“Quest’attacco sottolinea il problema crescente della pirateria al largo della Somalia che, se lasciato irrisolto, precluderà l’utilizzo della principale arteria per la assistenza alimentare ai somali che sopravvivono grazie ad essa. A meno che non siano presi provvedimenti subito, non solo le nostre vie di rifornimento saranno interrrotte, ma anche quelle di altre agenzie umanitarie che lavorano in varie parti della Somalia”, ha aggiunto Sheeran.
Il trasporto marittimo è il sistema principale e più veloce che il PAM utilizza per far arrivare grandi quantità di cibo dell’agenzia in Somalia.
Nonostante seri problemi di natura operativa e di sicurezza, il PAM continua a consegnare cibo a migliaia di somali a rischio. Lo scorso venerdì, il PAM ha cominciato una nuova serie di distribuzioni rivolte a 122.500 persone costrette a fuggire dai combattimenti a Mogadiscio. Le distribuzioni di cibo continuano nella capitale somala così come a Baidoa nel nordovest, ad Afgoye ad ovest di Mogadiscio, nella città di Brava e nel distretto di Qoryoley a sudest della capitale.
Nel corso di questi ultimi assalti, la nave MV Vittoria, battente bandiera giordana, ha inviato un messaggio di SOS quando, ieri, dei pirati, a bordo di imbarcazioni, l’hanno attaccata a circa 60 miglie nautiche da Merka, a sud di Mogadiscio, mentre era diretta al porto di Dar es Salaam, in Tanzania, dopo aver scaricato 4.000 tonnellate di cibo del PAM.
La compagnia somala, che aveva noleggiato la nave per trasportare il cibo del PAM, dopo aver ricevuto il messaggio dall’armatore, ha inviato due imbarcazioni con a bordo delle guardie che sono riuscite ad intercettare i pirati prima che riuscissero a salire a bordo della nave. Una guardia è rimasta ferita nello scontro a fuoco ed è morta più tardi all’ospedale di Merka. La nave Victoria ha fatto ritorno al porto di Merka subito dopo il fallito sequestro.
“Il PAM è molto addolorato e allarmato per la morte della guardia, che ha mostrato grande coraggio mentre la nave si trovava sotto attacco. Inviamo le nostre sincere condoglianze alla famiglia”, ha detto Sheeran.
Dall’inizio dell’anno, i pirati hanno sequestrato almeno cinque navi al largo delle coste somale, di cui due solo nell’ultima settimana. Di recente, sono stati anche sventati anche diversi attacchi. Nel 2005, una serie di simili atti di pirateria verificatesi nelle acque somale, incluso il sequestro di due navi noleggiate dal PAM, costrinsero l’agenzia a sospendere per settimane tutte le consegne di aiuti alimentari via mare alla Somalia
Le Nazioni Unite stimano che tra le 300.000 e le 400.000 persone abbiano lasciato Mogadiscio dal 1 febbraio. Anche il Comitato Internazionale della Croce Rossa e l’organizzazione non governativa CARE stanno fornendo aiuti alimentari a un numero consistente di sfollati da Mogadiscio.
Oltre agli sfollati da Mogadiscio, il PAM prevede di sfamare, nel corso dell’anno, 850.000 persone in altre zone della Somalia.