Mentre si profila una nuova minaccia di crisi alimentare, le agenzie agroalimentari ONU si incontrano con i ministri dell'agricoltura del G8 a Treviso
Roma, 19-04-09 (comunicato stampa) – Le agenzie internazionali, impegnate in prima linea a promuovere la sicurezza alimentare, esprimeranno - alla riunione dei Ministri dell’Agricoltura del G8, dal 18 al 20 aprile in provincia di Treviso - la propria preoccupazione per l’impatto che la crisi economica sta avendo sui piccoli agricoltori e sulla capacità delle persone di acquistare il cibo.
Agenzie ONU del polo agroalimentare
I Ministri del G8 hanno invitato i capi di FAO (Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite), IFAD (Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo), WFP (Programma Alimentare Mondiale) e il Coordinatore della Task Force di Alto Livello sulla Sicurezza Alimentare (HLTF), istituita dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, a riferire – al cosiddetto “Vertice dell’Agricoltura” - sul modo in cui le Nazioni Unite stanno rispondendo alla crisi. Il loro intervento è reso ancora più urgente dalla crisi economica che ha spinto un numero crescente di persone verso la malnutrizione, la fame e la povertà.
Investimenti nell'agricoltura
“Per sfamare quasi un miliardo di persone prive di adeguato cibo e provvedere ai tre miliardi aggiuntivi di persone che popoleranno il pianeta entro il 2050, il mondo ha bisogno di una leadership politica e di risorse ben investite”, ha detto Jacques Diouf, Direttore Generale della FAO. “I leader mondiali, che sono alla ricerca di soluzioni per salvare dal disastro l’economia globale, creare posti di lavoro e occasioni di reddito per i milioni che vivono nelle aree rurali, farebbero bene ad investire con decisione nell’agricoltura”.
La FAO lavora attualmente in oltre 90 paesi, in gran parte sostenendo la produzione alimentare con la fornitura di semi di qualità, fertilizzanti, altri input agricoli e assistenza tecnica per un valore che è stato nel 2008 pari a circa 350 milioni di dollari. A beneficiare direttamente di questi interventi vi sono i quasi 7 milioni di piccoli agricoltori con il proprio carico familiare; circa 35 milioni di persone, in maggioranza donne e bambini.
“Questa riunione dei Ministri dell’Agricoltura del G8 dovrebbe rappresentare un’opportunità per avviare un processo politico globale che affronti le sfide cruciali della sicurezza alimentare mondiale”, ha detto Diouf, vice presidente della Task Force.
Impegno concreto
“Dopo 20 anni di scarsi investimenti nel settore agricolo, i recenti vertici mondiali dimostrano che la comunità internazionale ha preso atto di quanto questo settore sia cruciale per la crescita economica nei paesi in via di sviluppo”, ha detto Kanayo F. Nwanze, il nuovo presidente dell’IFAD. “Le dichiarazioni non sfamano le persone, le azioni sì. Alla riunione di Treviso, vogliamo assicurare che le voci dei piccoli agricoltori poveri del mondo siano ascoltate e che venga preso un impegno concreto volto all’azione”, ha aggiunto Kanayo F. Nwanze.
Piccoli agricoltori
Tre quarti del miliardo e quattrocento milioni dei più poveri al mondo vivono nelle zone rurali. L’IFAD lavora con e per circa 500 milioni di piccoli agricoltori, uomini e donne, aiutandoli a provvedere a se stessi, ad avere accesso ai mercati, ad affrontare i cambiamenti climatici e a catalizzare la crescita economica nelle zone rurali povere.
I leader del G8 devono porre la sicurezza alimentare al centro dell’agendaJosette Sheeran, Direttore Esecutivo del Programma Alimentare Mondiale (WFP)
“I leader del G8 devono porre la sicurezza alimentare al centro dell’agenda. Infatti, la crisi finanziaria, combinata con quella alimentare, genera ancora più fame tra le popolazioni più vulnerabili”, ha detto Josette Sheeran, Direttore Esecutivo del WFP. “Si tratta di garantire l’accesso al cibo per tutti, e di porre l’attenzione su un aumento della produzione agricola”.
2009: cibo per oltre 100 milioni di persone
Lo scorso anno, il WFP ha risposto alla crisi alimentare con un aumento senza precedenti delle sue operazioni d’emergenza, incrementando di 30 milioni il numero di beneficiari. Nel 2009, il WFP stima di dover fornire assistenza alimentare ad oltre 100 milioni di persone.
Soluzioni innovative
Oltre a fornire cibo alle popolazioni vulnerabili, il WFP ha intrapreso una serie di progetti innovativi per affrontare il dramma della fame, quali la distribuzione di contante e voucher, acquisti locali per sostenere i piccoli agricoltori, programmi di alimentazione scolastica per incoraggiare i genitori a mandare i figli a scuola aumentandone la frequenza.
David Nabarro, Assistente del Segretario Generale delle Nazioni Unite e Coordinatore della Task Force, ha dichiarato, alla vigilia della riunione di Treviso che “la situazione va attentamente monitorata per verificare un aumento della fame causato dalla caduta del potere d’acquisto delle popolazioni”.
“Dobbiamo essere pronti ad aiutare i paesi che investono nell’agricoltura dei piccoli contadini”, ha aggiunto Nabarro, “poiché, per le comunità rurali e i gruppi urbani che hanno perso il lavoro nei settori minerario, manufatturiero e in molti altri, tale investimenti rappresentano una possibilità di sottrarsi agli effetti peggiori della recessione”.
Conclusioni presentate al vertice G8 a luglio
Oltre ai rappresentanti dei paesi del G8, la riunione di Treviso vedrà la partecipazione dei Ministri dell’Agricoltura delle nazioni del G5 (Brasile, Cina, Messico, India e Sudafrica). Le conclusioni della riunione saranno presentate al vertice G8 dei Capi di Stato e di Governo che si terrà a luglio, nell’isola della Maddalena, in Italia. Il G8 dovrebbe far seguito agli impegni sulla sicurezza alimentare assunti al vertice del 2008, a Hokkaido, in Giappone. La sicurezza alimentare è anche stata citata al recente incontro G20 di Londra come componente essenziale di una risposta alla crisi economica.