L’eliminazione della fame passa dall’emancipazione delle donne: valorizziamo il ruolo delle donne per raggiungere l’obiettivo fame zero
“Dare alle donne il potere di scegliere liberamente della propria vita è uno dei primi passi verso un mondo libero dalla fame”, ha dichiarato il Direttore Esecutivo del WFP, Ertharin Cousin. “In tutti i paesi in cui opera il WFP, le donne sono al centro dei programmi che riguardano l’insicurezza alimentare e la malnutrizione. Lavoriamo con donne contadine, commercianti, nutrizioniste, cuoche nelle mense scolastiche e sosteniamo milioni di studentesse, di donne incinte e di madri che allattano”.
Quest’anno il tema scelto dalle Nazioni Unite per la Giornata Internazionale della Donna sottolinea come “l’uguaglianza per le donne rappresenti un progresso per tutti”. Un esempio di un programma del WFP che pone l’accento sul miglioramento della condizione delle donne è “Acquisti per il Progresso” (Purchase for Progress - P4P). Si tratta di un’iniziativa che aiuta i piccoli agricoltori, in particolare le donne, a diventare attori competitivi del mercato attraverso la produzione di cibo destinato alla vendita e utilizzato nei programmi del WFP.
Un rapporto dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) stima che colmare il divario di genere in agricoltura – dando alle donne contadine più risorse – potrebbe ridurre di più di 100 milioni il numero di persone che soffre la fame nel mondo. Il rapporto “Stato dell’Alimentazione e dell’Agricoltura 2010-2011” rileva come le donne non abbiano accesso alla terra, al credito, agli strumenti e alle sementi che potrebbero aumentare la produzione agricola.