La Libia sostiene i costi del carburante per mantenere attivo il ponte aereo del PAM per gli aiuti alimentari al Darfur
Roma/Khartoum - 25-07-05 (comunicato stampa) - Il Programma Alimentare Mondiale (PAM) delle Nazioni Unite si è felicitato oggi per l’accordo con la Libia che aiuterà a coprire i costi delle sue operazioni aeree di invio di aiuti alimentari al Darfur, nel Sudan occidentale, dove ci sono 3,25 milioni di persone che hanno bisogno di assistenza.
“Ringraziamo il popolo e il governo libici per questo gesto generoso che consentirà di proseguire il ponte aereo umanitario del PAM per portare il cibo da El Kufra, in Libia, al Darfur”, ha detto John Powell, Vicedirettore esecutivo del PAM.
Il governo della Jamahiriya Libica Araba ha accettato di bloccare l’aumento del costo del carburante per questo cargo umanitario. Senza questo aiuto, l’agenzia delle Nazioni Unite sarebbe stata costretta a sospendere, questo mese, il ponte aereo a causa di un aumento del prezzo del carburante da 13 a 33 centesimi di dollaro al litro, con un costo addizionale per il PAM di ulteriori 1,5 milioni di dollari al mese necessari a mantenere l’operazione aerea.
“Non abbiamo questo denaro e siamo estremamente grati al governo libico per la sua assistenza”, ha detto Amir Abdulla, Direttore regionale del PAM per il Medio Oriente, il Centro Asia e l’Europa dell’Est, con base al Cairo.
La notizia arriva al momento giusto per il PAM. I ponti aerei sono importanti durante la stagione delle piogge, quando le strade, nel Darfur, non sono più praticabili e il bisogno di aiuto alimentare raggiunge il suo massimo picco.
Purtroppo, la Speciale Operazione logistica dell’agenzia di far giungere il cibo dalla Libia attraverso il deserto del Sahara, sino a raggiungere i rifugiati sudanesi nel Chad orientale, ha ricevuto appena 248.000 dollari dei 4,5 milioni di dollari necessari sino a febbraio 2006. Gli sforzi di assistenza alimentare di emergenza del PAM all’interno del Darfur richiedono ulteriori 562 milioni di dollari, due terzi dei quali già raccolti.
“Il corridoio libico è stato un collegamento vitale per raggiungere i rifugiati e gli sfollati consentendoci di aumentare enormemente la quantità di aiuti alimentari che possiamo consegnare”, ha detto da Khartoum il direttore del PAM in Sudan, Ramiro Lopes da Silva.
Sin dallo scorso agosto, la Libia ha messo a disposizione un corridoio cruciale per i trasporti: esso consente la movimentazione di una grande quantità di aiuti alimentari per via aerea o su strada dal porto libico di Benghazi al Chad orientale e alle tre province del Darfur, nel Sudan occidentale.
Il trasporto aereo è iniziato il 7 maggio con un Ilyushin-76 che trasportava le prime 38 tonnellate di cibo da Al-Kufra al Darfur. Attualmente, ci sono due voli giornalieri diretti a El Fasher, nel nord del Darfur, e a Nyala, nel sud del Darfur. Sino ad oggi, hanno trasportato un totale di 5.623 tonnellate di cibo, abbastanza per sfamare quasi 150 mila persone per due mesi.
“E’ un vero sollievo sapere di non dover sospendere questo ponte aereo. Stiamo già sfruttando tutte le possibilità per portare il cibo nel Darfur. La perdita di questa rotta avrebbe reso molto più difficile, per il PAM, provvedere ai 3.250.000 persone che prevediamo di assistere da agosto ad ottobre”, ha aggiunto Abdulla.