ITHACA, la tecnologia al servizio delle emergenze. L'accordo tra il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite e Politecnico di Torino rende operativo il Centro ITHACA
Roma, 09-10-06 (comunicato stampa) - ITHACA, Information Technology for Humanitarian Assistance, Cooperation and Action, è ormai prossimo a diventare una realtà operativa: lo stabilisce il protocollo di intesa presentato questa mattina a Roma, dal Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM), dal Politecnico di Torino e dall’Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali (SiTI).
ITHACA, nata da un progetto di cooperazione tra il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) e il Politecnico di Torino dello scorso febbraio, si propone di diventare un Centro di eccellenza in grado di produrre know how, metodologie di rapida allerta e pronto intervento nelle emergenze complesse, soprattutto causate da disastri naturali.
E’ questa, del resto, la realtà in cui sempre più spesso si trova ad operare l’agenzia delle Nazioni Unite per gli aiuti alimentari che gode di una leadership indiscussa, all’interno del sistema onusiano, proprio nei settori della logistica e dell’early warning.
Naturale l’incontro tra il PAM e il Politecnico di Torino che, anche attraverso il Laboratorio di Alta Qualità e il Dipartimento di Ingegneria del Territorio, dell’Ambiente e delle Geotecnologie, presenti al suo interno, ha saputo tradurre, in modo efficace, ricerche avanzate in strumenti concreti per valutare ed arginare gli effetti delle catastrofi naturali.
Il Politecnico di Torino e SiTI metteranno a disposizione del PAM conoscenze, strutture e ricercatori per fare da ponte tra il mondo della scienza e i bisogni di popolazioni anche lontane attraverso una forte innovazione tecnologicaProf. Guido Saracco, Vice Rettore del Politecnico di Torino
ITHACA, che sorgerà presso il SiTI, conta sul sostegno di numerose e prestigiose istituzioni in un fruttuoso incontro tra pubblico, privato e autorità locali. Più di 4 milioni e mezzo di Euro saranno stanziati per il funzionamento del centro nei prossimi 5 anni, gestiti congiuntamente dal Politecnico di Torino e dal PAM in conformità alle scelte degli organismi direttivi.
“Vogliamo rafforzare sempre più la nostra capacità operativa di prevedere ed affrontare crisi complesse con l’utilizzo di tecnologie per l’informazione e la comunicazione che sono in continua evoluzione”, ha detto John Aylieff, Direttore del PAM per la valutazione e la risposta alle emergenze, sottolineando le potenzialità del nuovo centro che mette in comunicazione i saperi accademici con il mondo degli operatori umanitari offrendo, contemporaneamente, la possibilità di sperimentare nuove tecnologie al servizio di chi – per cause naturali o umane – non dispone di cibo. Basti pensare alle tante emergenze naturali di quest’ultimo anno - dalla siccità in Africa orientale, al terremoto in Pakistan, all’uragano Stan in Guatemala – che ha visto il PAM in azione.
Nel concreto, le attività di ITHACA si svilupperanno su più ambiti: monitoraggio, analisi e previsione dei disastri naturali ad impatto rapido, con speciale attenzione al bacino del Mediterraneo e ai Paesi in via di sviluppo; sviluppo e applicazione di nuove tecnologie. Inoltre, nell’ambito della collaborazione tra PAM e Politecnico, sono previsti interscambi e borse di studio per studenti e dottorandi con la possibilità di estendere tale accordi anche ad altri centri di ricerca e soggetti privati.
Analogamente il centro fornirà supporto metodologico, tecnologico e servizi non solo al PAM ma anche ad altre agenzie ONU.
Per il PAM, impegnato ad assistere una media di 90 milioni di persone all’anno in circa 80 paesi, si tratta anche di uno strumento che consente all’agenzia ONU, con sede generale a Roma, di radicarsi nelle realtà culturali italiane più avanzate attivando, nello stesso tempo, le risorse e lo scambio di know how con il settore privato.