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Inizia la distribuzione di cibo agli afghani colpiti dall'aumento dei prezzi alimentari

Kabul, comunicato stampa (06-03-08) – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) ha iniziato a fornire assistenza alimentare d’emergenza a milioni di afghani che non si possono più permettere di comprare grano e farina, elementi basi della dieta afghana. Il PAM aveva previsto di iniziare questa settimana le prime distribuzioni nelle zone rurali, urbane e semi-urbane.

Da oggi sino a metà dell’anno, il PAM intende raggiungere 2,5 milioni di persone nelle città e nelle campagne dell’Afghanistan. Rick Corsino, Direttore del PAM in Afghanistan

“Da oggi sino a metà dell’anno, il PAM intende raggiungere 2,5 milioni di persone nelle città e nelle campagne dell’Afghanistan. Si tratta di persone che hanno bisogno urgente di cibo per far fronte all’aumento del 70 per cento nel prezzo del grano verificatosi negli ultimi 12 mesi”, ha detto Rick Corsino, Direttore del PAM in Afghanistan.

A Kabul e nei dintorni, il PAM distribuirà grano a 650.000 persone. Si tratta per lo più di nuclei con capofamiglia una donna, famiglie molto numerose che dipendono da un unico stipendio e disabili.

Aumento dei prezzi

La distribuzione di cibo in Afghanistan è contemporanea all’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità il cui acquisto è diventato impossibile per i poveri di molti paesi. Tali aumenti rischiano anche di provocare tagli nell’assistenza alimentare già pianificata da organizzazioni come il PAM. A causa di un innalzamento dei prezzi alimentari del 40 per cento dallo scorso giugno, il PAM prevede che il costo di progetti già approvati per il 2008 aumenterà di 500 milioni di dollari, raggiungendo un totale di 3,4 miliardi di dollari.

Appello congiunto

E’ del 24 gennaio scorso l’appello comune lanciato dal governo afghano e dalle Nazioni Unite alla comunità internazionale per fronteggiare le conseguenze, sul piano umanitario, dell’aumento dei prezzi alimentari.

Il PAM ha bisogno di 77 milioni di dollari per consegnare 89.000 tonnellate di cibo ai più poveri in Afghanistan. Sino ad oggi, circa due terzi di questa cifra è stata già promessa da numerosi donatori.

Dobbiamo agire immediatamente per ridurre l’impatto dell’aumento dei prezzi alimentari sui poveri dell’AfghanistanRick Corsino, Direttore del PAM in Afghanistan

“Dobbiamo agire immediatamente per ridurre l’impatto dell’aumento dei prezzi alimentari sui poveri dell’Afghanistan”, ha detto Rick Corsino. “La distribuzione sarà completata prima del principale raccolto di grano a metà anno perché non vogliamo, con questo cibo supplementare, scoraggiare i contadini afghani a coltivare il grano per il mercato interno e per il proprio fabbisogno”.

Le 89.000 tonnellate di cibo chieste nell’appello comune si aggiungono alle 180.000 tonnellate che il PAM intende distribuire nel 2008 a quasi 3,7 milioni di persone precedentemente colpite da conflitti armati e disastri naturali.

Condizioni climatiche

Le inondazioni primaverili sono un’ulteriore preoccupazione per il governo e il PAM. Con l’aumento graduale della temperatura alla fine di un inverno particolarmente duro, si prevede che decine di migliaia di persone saranno minacciate dallo scioglimento delle nevi e dalle piogge stagionali. In collaborazione con le autorità provinciali e con il ministero per lo Sviluppo e la Ricostruzione rurale, il PAM prevede di stoccare 15.000 tonnellate di cibo nelle aree a più alto rischio. Queste comprendono zone con elevato tasso di insicurezza alimentare come le regioni centrali, occidentali e del nord-est.

“Anticipiamo quelli che, normalmente, sono i bisogni del periodo primaverile quando centinaia di comunità sono colpite da inondazioni che distruggono case, sommergono i campi e uccidono il bestiame”, ha detto Corsino.

Gruppi criminali

In anni recenti, con la fine dell’inverno si è registrato un aumento notevole nell’attività di gruppi criminali che minacciano i movimenti del cibo del PAM soprattutto nel sud e nel sud-est del paese. Il PAM rinnova il proprio appello a tutte le parti affinché rispettino lo sforzo vitale umanitario per portare cibo essenziale ai più poveri tra gli afghani.