Il WFP distribuisce pasti pronti a chi soffre la fame a Gaza
Gaza, 05-02-09 (comunicato stampa) - Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha ampliato il proprio intervento di emergenza nei Territori Palestinesi Occupati, distribuendo pasti pronti a pazienti malati o feriti negli ospedali di Gaza. Tale intervento si aggiunge alla normale distribuzione di razioni standard, come la farina di grano, l’olio per cucinare e i ceci, a 365.000 persone colpite dal conflitto e dalla scarsità di cibo.
I pasti pronti rappresentano una soluzione immediata ai bisogni alimentari dei pazienti ospedalizzati, che altrimenti potrebbero soffrire la fameGemmo Lodesani, Coordinatore del WFP per l’Emergenza
“I pasti pronti rappresentano una soluzione immediata ai bisogni alimentari dei pazienti ospedalizzati, che altrimenti potrebbero soffrire la fame”, ha detto il Coordinatore del WFP per l’Emergenza, Gemmo Lodesani. “Il gas per cucinare scarseggia ancora e senza il nostro intervento i pazienti potrebbero essere costretti a saltare il pasto”.
Nei prossimi giorni il WFP intende distribuire oltre 40.000 pasti pronti; si tratta di confezioni con carne in scatola, curry di pollo, formaggio e biscotti. Questa prima tranche di pasti pronti fa parte di una donazione dell’Arabia Saudita in risposta all’appello del WFP “Operation Lifeline Gaza”. Parallelamente alla distribuzione dei pasti negli ospedali, il WFP fornirà tali alimenti anche ai bambini a scuola.
Distribuzioni di razioni alimentari
Sin dallo scoppio del conflitto a Gaza, il 27 dicembre, il WFP ha distribuito razioni alimentari a oltre 220.000 persone sufficienti per due mesi. Oltre a ciò, il WFP sta fornendo pasti gratuiti a scuola a 30.000 bambini e ha distribuito confezioni alimentari d’emergenza composte da snack di datteri, pane, biscotti ad alto contenuto energetico e altri cibi in scatola a oltre 150.000 persone.
Obiettivo: sfamare 365.000 palestinesi non rifugiati
“Con il passare dei giorni, ci avviciniamo sempre più all’obiettivo di sfamare 365.000 palestinesi non rifugiati a Gaza”, ha detto Lodesani, aggiungendo che prodotti come i pasti pronti o gli snack di datteri, prodotti in Egitto, hanno fornito una soluzione pratica ai bisogni alimentari di quanti sono stati colpiti dal conflitto.
Il WFP sta chiedendo l’apertura di tutti i punti di transito al confine tra Israele e Gaza come pure quelli tra Israele e l’Egitto per consentire uno stabile flusso di assistenza umanitaria ai più bisognosi. Nelle circostanze attuali, una media di 70 camion passano il confine con Gaza ogni giorno; si tratta di meno del 10 per cento di quanto è necessario per garantire normali rifornimenti commerciali alla popolazione.
Appello per 81,2 milioni di dollari
Il WFP ha lanciato un appello per 82,3 milioni di dollari per far fronte alle necessità alimentari d’emergenza delle 365.000 persone da sfamare a Gaza. Alla data attuale, ha ricevuto appena il 10 per cento di quanto necessario a sostenere questa operazione.