Il WFP chiede sicurezza per lo staff nella Somalia Centrale e del Sud
Nairobi, 22-01-09 (comunicato stampa) – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), ha detto oggi che richiede condizioni operative di sicurezza da tutte le amministrazioni locali e gruppi armati, nella Somalia Centrale e del Sud, affinché l’agenzia possa continuare a fornire assistenza vitale, dopo che due operatori umanitari dell’agenzia sono stati uccisi.
In quanto organizzazione internazionale neutrale, il nostro unico obiettivo in Somalia è di alleviare la sofferenza del popolo somaloRamiro Lopes da Silva, Vice Responsabile delle Operazioni del WFP
“In quanto organizzazione internazionale neutrale, il nostro unico obiettivo in Somalia è di alleviare la sofferenza del popolo somalo”, ha detto Ramiro Lopes da Silva, Vice Responsabile delle Operazioni del WFP. “Non siamo pero’ in condizioni di farlo, quando il nostro coraggioso personale viene preso di mira”.
Nell’esprimere sdegno per le uccisioni ad opera di uomini armati, il 6 e l’8 gennaio, Lopes da Silva ha detto che il WFP aveva preso in considerazione l’ipotesi, poi scartata, di sospendere le distribuzioni di cibo nella Somalia Centrale e del Sud. Ciò avrebbe infatti solo aumentato la sofferenza di persone innocenti nel corso di una possibile lotta di potere dopo il ritiro delle forze etiopi.
Impegni concreti per la protezione dello staff
Tuttavia, pur consegnando maggiori quantità di cibo, nelle prossime settimane, a molte più persone, fino alla fine di febbraio, il WFP chiede ai leader delle comunità e delle fazioni locali degli impegni concreti per la protezione del personale del WFP, al fine di continuare ad operare nei prossimi mesi.
“Con l’uccisione di due nostri operatori nell’arco di tre giorni, avevamo inizialmente considerato la possibilità di sospendere le distribuzioni di cibo del WFP finché non fossero migliorate le condizioni di sicurezza. Ma tale decisione avrebbe solamente colpito le persone che cerchiamo di aiutare – in particolar modo donne e bambini che, più di tutti, patiscono le conseguenze di questo cruento conflitto”, ha detto Lopes da Silva, aggiungendo che il WFP sta consegnando circa 57.000 tonnellate di cibo nella Somalia Centrale e del Sud – sufficienti a sfamare 2,5 milioni di persone per 1-2 mesi.
Chiare assicurazioni di sicurezza
“Vogliamo che i leader delle comunità si facciano avanti e ci offrano chiare assicurazioni che gli operatori del WFP possano lavorare in tutta sicurezza”, ha detto Lopes da Silva. “Continueremo a distribuire cibo in quelle zone dove riceveremo impegni concreti di sicurezza, ma ci asterremo dall’intervenire in quelle nelle quali tali impegni siano assenti”.
3,25 milioni di persone necessitano assistenza umanitaria
Uno dei peggiori conflitti dal 1991, la siccità, gli altri prezzi del cibo e del carburante e un milioni di sfollati dall’inizio del 2007, hanno portato a 3,25 milioni il numero di persone che necessitano di assistenza umanitaria – quasi la metà dell’intera popolazione del paese. La malnutrizione tra i bambini al di sotto dei cinque anni rimane ben al di sopra della soglia d’emergenza in molte zone.
Due operatori del WFP sono stati uccisi in Somalia il 6 e l'8 gennaio scorsi, mentre altri cinque sono stati assassinati nel corso del 2008. Secondo Amnesty International, oltre 40 attivisti della società civile ed operatori umanitari sono stati attaccati ed uccisi, nel 2008, in Somalia.