Il WFP aumenta l’assistenza alimentare nella Repubblica Centrafricana per sostenere le persone in difficoltà e gli sfollati a causa del conflitto
BANGUI– Al termine dei due giorni di visita nella Repubblica Centrafricana, il Direttore Regionale del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) per l’Africa occidentale, Denise Brown, ha dichiarato che l’organizzazione è impegnata ad aumentare l’assistenza alimentare agli sfollati a causa del conflitto in atto nel paese.
Brown ha visitato il paese per capire in prima persona la situazione delle persone più vulnerabili che hanno urgente bisogno di assistenza alimentare. A Bozoum, a 400 km a nord-ovest della capitale Bangui, ha incontrato i beneficiari, tra le migliaia di persone che sono fuggite dal conflitto in Bossangoa. Gli sfollati, molti dei quali donne, hanno camminato per giorni con i loro figli in cerca di un luogo sicuro, lasciando tutto alle loro spalle.
Il riemergere del conflitto nel paese sta mettendo le famiglie e le comunità vulnerabili a rischio insicurezza alimentare. Si stima che quasi 500.000 persone hanno bisogno di assistenza alimentare immediata e questa cifra è destinata ad aumentare a causa del fatto che la stagione della semina è stata compromessa dai conflitti e dalle migrazioni. Il WFP sta riaprendo i suoi uffici nel nord-est e nelle zone occidentali del paese e con le squadre mobili sta tentando di raggiungere le persone nelle zone che rimangono maggiormente insicure.
"La presenza della comunità internazionale umanitaria nella Repubblica Centrafricana è estremamente importante. Siamo in un momento critico per il paese in cui è immediatamente necessario un sostegno ", ha affermato il direttore del WFP.
Mentre molte scuole rimangono chiuse e gli insegnanti sono assenti per motivi di sicurezza, il WFP fornirà pasti a scuola di emergenza nelle scuole che riapriranno nuovamente nel mese di ottobre, a seguito delle vacanze estive. Il programma di emergenza per l’alimentazione scolastica servirà ad alleviare la crisi alimentare e nutrizionale tra i bambini e contribuirà a ridurre il rischio che i minori vengano reclutati dai gruppi armati.