Skip to main content

Il PAM condanna gli attacchi ai convogli di aiuti alimentari in Afghanistan

Kabul, 25-05-07 (comunicato stampa) – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) ha condannato oggi la serie di attacchi armati e di saccheggi dei camion che trasportano aiuti alimentari del PAM, in particolare nel sud e nell’ovest dell’Afghanistan e ha dichiarato che sta lavorando con le autorità per incrementare le misure di sicurezza. Gli attacchi hanno causato la perdita di oltre 500 tonnellate di cibo per un valore di 350.000 dollari.

L’attacco più recente è avvenuto mercoledì. Si tratta del ventesimo incidente, in dodici mesi, ai convogli che trasportano cibo a numerose province, incluse quelle di Zabul, Kandahar e Nimroz nel sud, Farah e Herat a ovest, Ghazni e Paktya nel sud-est. Le preoccupazioni maggiori riguardano l’aumento di questi incidenti. Sono già otto dall’inizio di aprile.

I peggiori attacchi sono avvenuti lungo la principale strada che collega Spin Boldak, al confine con il Pakistan, con Herat e le vicine province attraverso Kandahar. Particolarmente esposti i lunghi tratti nel deserto, nella provincia di Farah. Quest’anno oltre un terzo di tutto il cibo che il PAM intende distribuire nel paese deve obbligatoriamente percorrere questa strada nei tratti a sud e ad ovest.

“Gli attacchi e i saccheggi causano ritardi nell’invio degli aiuti alimentari e aumentano il costo delle consegne di cibo nell’ovest e nel sud-ovest del paese, incluso quello destinato agli afgani recentemente cacciati dall’Iran”, ha detto Rick Corsino, Rappresentante del PAM in Afghanistan.

Gli autori degli attacchi dovrebbero essere considerati responsabili, se non per legge, almeno nei confronti delle comunità a cui stanno sottraendo il ciboRick Corsino, Rappresentante del PAM in Afghanistan

“Gli autori degli attacchi dovrebbero essere considerati responsabili, se non per legge, almeno nei confronti delle comunità a cui stanno sottraendo il cibo. Qualunque siano le loro ragioni, stanno contribuendo a peggiorare le già difficili condizioni di vita degli afgani più poveri, oggi più che mai bisognosi di assistenza”, ha aggiunto Corsino.

In due attacchi, a ottobre e aprile, un membro dell’equipaggio dei camion è morto. I trasportatori sono ora sempre più riluttanti a utilizzare questa strada per il trasporto del cibo finché non riceveranno assicurazioni che la sicurezza è migliorata. Nonostante il governo afghano abbia espresso la volontà di rafforzare le misure di sicurezza, il compito è reso difficile dalla lunghezza della strada e dai numerosi tratti quasi disabitati.

Ciò nonostante il PAM continua a lavorare con le autorità nelle province e nei distretti ad alto rischio per rafforzare le misure di sicurezza. Anche le comunità beneficiarie dell’assistenza alimentare sono state coinvolte nell’aiutare a garantire la sicurezza del cibo inviato in quelle zone quasi inaccessibili agli operatori umanitari.