Il PAM comincia il ponte aereo per le vittime del terremoto in Pakistan
Roma - 10-10-05 (comunicato stampa) - Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) comincia questa sera il ponte aereo per fornire aiuti di emergenza alle vittime del terremoto che ha colpito sabato scorso il Pakistan e che ha causato circa 20.000 morti, lasciando centinaia di migliaia di persone senza tetto e prive di mezzi di sostentamento.
Un Ilyushin-76 del PAM, che trasporta kit medici d’emergenza e generatori, partirà da Brindisi con destinazione Peshawar alle 5 di domani mattina. Sempre da Brindisi, poche ore dopo, partirà un Boeing 747, con un carico di aiuti alimentari del PAM, 80 tonnellate di biscotti iper-proteici arricchiti con vitamine e micronutrienti.
“E’ di vitale importanza riuscire a raggiungere i sopravvissuti il prima possible. Hanno già passato due notti all’aperto nel freddo delle montagne”, ha dichiarato Jean Jacques Graisse, Vice Direttore Esecutivo e Capo delle Operazioni del PAM.
“Hanno bisogno di ripari d’emergenza, assistenza medica e cibo. In queste condizioni, la mancanza di cibo unita all’impossibilità di cucinare, rende indispensabile l’ulitilizzo dei biscotti proteici, ecco perché i biscotti sono così importanti”.
Il PAM, nella sua capacità di agenzia dell’ONU responsabile per la logistica, continuerà a fornire aiuti alimentari ed altri generi di prima necessità, nel corso delle prossime settimane, utilizzando la sua flotta di velivoli con base a Brindisi e Dubai.
Verrà anche impiegato un gigantesco Antonov 124 per far giungere dalla Malesia in Pakistan due elicotteri da trasporto pesante, già impiegati per le operazioni di soccorso del PAM a favore delle vittime dello tsunami lo scorso dicembre. Le rete stradale, nelle aree più colpite dal sisma, è impraticabile a causa delle frane, e gli elicotteri sono indispensabili per far giungere gli aiuti, fino a quando non sarà possibile ripristinare le strade.
Il PAM ha trasferito, dalle operazioni in Afghanistan, due aerei per sostenere lo sforzo logistico in Pakistan. Sono inoltre state inviate oggi delle squadre nelle zone più colpite, nell’ambito di tre missioni inter agenzia dell’ONU, organizzate dal Disaster Management Team (UNDMT), per una rapida valutazione dell’emergenza.
Un appello ai donatori per sostenere le operazioni di emergenza del PAM sarà lanciato nei prossimi giorni. Il capo delle operazioni del PAM in Pakistan ha immediatamente stanziato un fondo di 500.000 dollari.
“Riceveremo presto i risultati delle prime valutazioni sul terreno, per determinare sia la portata degli aiuti sia la loro destinazione. Al momento stiamo lavorando su di una stima: un milione di persone a cui fornire aiuti alimentari d’emergenza per un mese,” ha detto Graisse. “Siamo comunque pronti a fornire ulteriore assistenza nel caso ci fosse richiesto dal governo pakistano”.
Il terremoto, di intensità 7.6 della scala Richter, ha spazzato via città e villaggi nel nord del Pakistan, ha inoltre colpito la zona del Kashmir amministrata dall’India e alcune parti dell’Afghanistan. Le zone più devastate sono quelle nei cinque distretti del nord-est del Pakistan, lungo la linea che divide il Kashmir tra India e Pakistan. Nella città di Muzaffarabad, subito a sud dell’epicentro, soltanto il 30 per cento delle costruzioni sono rimaste in piedi.
Dovunque si verifichi una calamità naturale, il PAM opera sul terreno in stretta collaborazione con le organizzazioni non governative. Le donazioni attraverso il PAM vengono utilizzate per acquistare cibo e servizi che vengono condivisi con i nostri partner operativi come, ad esempio, la Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Internazionale, Oxfam, Save the Children, World Vision e Concern.
Dovunque necessario, il PAM mette a disposizione la sua esperienza logistica e la sua capacità operativa per acquistare e trasportare aiuti alimentari, i quali vengono poi distribuiti direttamente ai beneficiari dalle ONG presenti sul terreno. Questa collaborazione strategica è fondamentale per far giungere alle vittime di conflitti o disastri naturali gli aiuti umanitari di cui hanno bisogno.