Il PAM accelera gli sforzi per aiutare chi è in fuga da Mogadiscio
Roma, 03-05-07 (comunicato stampa) - Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) ha annunciato oggi che sta accelerando la consegna di cibo per almeno 100.000 delle 365.000 persone che hanno dovuto abbandonare le proprie case a Mogadiscio a causa dei combattimenti, i più intensi degli ultimi sedici anni.
Il PAM prevede che il numero degli assistiti potrebbe salire velocemente fino a 150.000.
“La settimana scorsa siamo riusciti a raggiungere 32.000 persone ad ovest di Mogadiscio e stiamo ora ampliando la nostra operazione ancora più ad occidente verso Qoryoley, e nel sud a Merka e Brava”, ha detto Josette Sheeran, Direttore Esecutivo del PAM.
“Molte persone hanno abbandonato le proprie case con praticamente nulla se non i vestiti che avevano indosso – ora stanno tornando a poco a poco indietro solo per trovare le loro case ridotte in macerie. La maggior parte di coloro fuggiti dai combattimenti stanno ancora soffrendo condizioni di vita terribili fuori dalla città”, ha detto Sheeran.
Ieri, il PAM ha trasportato via aerea, per conto dell’UNHCR, 14 tonnellate di aiuti umanitari di prima necessità non alimentari a Baidoa, dono del governo italiano. Gli aiuti, che comprendono coperte, teli di plastica, taniche per l’acqua e attrezzature per la purificazione dell’acqua, sono partiti via aerea dalla Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite di Brindisi (UNHRD), un centro strategico per gli aiuti umanitari gestito dal PAM. Gli aiuti sono ora trasportati su camion da Baidoa a Afgoye per essere distribuiti agli sfollati.
Dobbiamo aiutare queste persone ora. Donne, bambini e anziani si stanno proteggendo dalla pioggia sotto gli alberi e si sta diffondendo il colera. Josette Sheeran, Direttore Esecutivo del PAM
“Dobbiamo aiutare queste persone ora. Donne, bambini e anziani si stanno proteggendo dalla pioggia sotto gli alberi e si sta diffondendo il colera. Con gli scontri violenti che stanno cessando e con la cooperazione del Governo federale di Transizione (GFT), possiamo ora accelerare le distribuzioni di cibo e raggiungere nuove aree prima tagliate fuori”.
Nei prossimi giorni, il PAM prevede di distribuire aiuti alimentari ad almeno 100.000 persone fuggite da Mogadiscio, incluse 42.000 persone che si sono raccolte intorno al porto meridionale di Merka, per cui le distribuzioni dovrebbero cominciare oggi. Priorità per gli approvvigionamenti di cibo viene anche data alle 9.000 persone a Qoryoley, ad ovest di Mogadiscio.
Si stanno inoltre preparando le distribuzioni di aiuti alimentari per 13.500 persone fuggite da Brava, 220 chilometri a sud di Mogadiscio e una seconda distribuzione per assistere 32.000 sfollati nei dintorni di Afgoye, città a 30 chilometri ad ovest di Mogadiscio. L’agenzia sta anche studiando con urgenza vari modi per riuscire ad assistere le persone a Mogadiscio.
L’Alto Commissariato per i Rifugiati stima che, dal 1 febbraio, sono 365.000 le persone fuggite da Mogadiscio - oltre un terzo della popolazione complessiva della città.
• Lo scorso giovedì, un convoglio di camion del PAM è riuscito ad uscire da Mogadiscio diretto ad ovest, consegnando aiuti alimentari a 32.000 sfollati. Le distribuzioni hanno avuto luogo senza incidenti. Si è trattato della prima consegna di cibo del PAM a chi è dovuto fuggire da Mogadiscio, dopo che l’agenzia era stata autorizzata dal GFT.
• Il GFT ha detto che collaborerà con gli sforzi delle agenzie delle Nazioni Unite e le Organizzazioni non-governative per fornire assistenza alla popolazione somala e che le agenzie ONU potranno usare qualunque pista aerea per raggiungerla.
• Lo scorso sabato, un aereo passeggeri del UN Common Humanitarian Air Service, gestito dal PAM, ha effettuato, su autorizzazione del GFT, il primo volo ONU da dicembre sulla pista K-50, a sud di Mogadiscio. Motivi di sicurezza impediscono alle Nazioni Unite di usare l’areoporto internazionale di Mogadiscio.