Il Direttore esecutivo del WFP in visita ai centri di assistenza alimentare in Siria
Nelle ultime settimane, il WFP ha compiuto grandi progressi in Siria, raggiungendo più persone in zone assediate e difficili da raggiungere grazie al miglioramento degli accessi attraverso consegne transfrontaliere di cibo. A luglio, più di 300.000 persone in zone assediate e difficili da raggiungere hanno ricevuto il cibo del WFP grazie a convogli che hanno attraversato le linee di demarcazione del conflitto. Si tratta di un numero raddoppiato di persone raggiunte con la stessa modalità rispetto al mese di giugno.
Tuttavia, le precarie condizioni di sicurezza continuano ad ostacolare la capacità del WFP di fornire cibo a quanti hanno bisogno di assistenza alimentare. “Dobbiamo utilizzare ogni possibilità per portare cibo alle famiglie affamate in tutta la Siria. Alcune aree sono accessibili solo grazie a convogli che attraversano le linee di conflitto dall’interno del paese e altre zone sono accessibili solo attraverso consegne transfrontaliere”, ha detto Cousin.
Negli ultimi giorni, un flusso di persone è arrivato nel Nord Est della Siria, una zona già sotto pressione. Queste persone stavano scappando dalle violenze sulla montagne del Sinjar in Iraq dirette nel vicino governatorato di Al Hasakeh, in Siria. Sono arrivate stanche, affamate e assetate e molte hanno perso i familiari durante il tragitto. Transitano in Siria solo per qualche giorno, finché non potranno ritornare nelle zone più sicure della regione del Kurdistan, in Iraq. WFP ha cominciato a distribuire cibo pronto all’uso a più di 3.000 persone e sta pianificando un ponte aereo per portare più cibo per provvedere ai bisogni urgenti e crescenti.
“Attualmente, stiamo affrontando un’altra tragedia umanitaria con famiglie sfollate che scappano dalle loro case e arrivano in un area della Siria dove la popolazione sta già soffrendo per la guerra e la siccità. È un area particolarmente difficile da raggiungere e tutte le strade per portare rifornimenti ad Al Hasakeh sono temporaneamente inutilizzabili,” ha detto Cousin.
È dal 21 luglio che WFP utilizza ponti aerei d’emergenza da Damasco ad Al-Hasakeh per sfamare più di 50.000 sfollati siriani, tagliati fuori dagli aiuti umanitari. Fino ad oggi, il WFP ha effettuato 23 ponti aerei con 500 tonnellate di cibo per gli sfollati siriani all’interno della regolare distribuzione di cibo mensile. I prossimi giorni, WFP continuerà anche a distribuire cibo pronto all’uso con ponti aerei per coloro che stanno scappando dai monti di Sinjar in Iraq.
A Damasco, Cousin ha visitato un centro di distribuzione di cibo dove ha incontrato alcune famiglie, soprattutto vedove vestite a lutto che ricevono la loro razione mensile e donne sfollate volontarie di ONG partners per fare il pane con la farina del WFP da distribuire a quelle famiglie in città che non possono farlo da sole. Appena Cousin è arrivata al forno, le donne l’hanno invitata ad assaggiare il pane e le hanno raccontato le loro storie. Le hanno detto di essere sfollate da Daraya, nella Damasco Rurale, una zona pericolosa, e che sentono di fare qualcosa nell’aiutare altre famiglie.
In Siria, ogni mese, il WFP cerca di raggiungere 4,25 milioni di persone portando assistenza alimentare e necessita di 35 milioni di dollari ogni settimana per far fronte ai bisogni alimentari delle persone colpite dal conflitto in Siria.