Il capo del PAM sollecita l'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) a sostenere gli aiuti alimentari nei colloqui di Doha
Ginevra, 04-05-05 (comunicato stampa) - Il Direttore Esecutivo del Programma Alimentare Mondiale (PAM) delle Nazioni Unite, James Morris, ha sollecitato oggi i membri dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) a riconoscere l’importanza dell’aiuto alimentare e a sostenerlo nei loro negoziati per la riforma del commercio agricolo.
Morris, che ha parlato per la prima volta davanti ai rappresentanti dell’Africa e dei paesi meno sviluppati del WTO, ha sottolineato l’importanza di rafforzare l’impatto nutrizionale dell’aiuto alimentare per quanti ne hanno bisogno e nello stesso tempo di minimizzare ogni distorsione commerciale causata dall’aiuto alimentare sui mercati internazionali e locali.
Morris ha espresso il suo timore che le discussioni in sede WTO a Doha sulla “disciplina” dell’aiuto alimentare possano portare a una sua ulteriore riduzione dopo il calo consistente già registrato di quasi il 30 per cento. Gli aiuti alimentari, infatti, sono passati da 10,3 milioni di tonnellate a 7,5 milioni di tonnellate solo nell’ultimo anno, secondo i dati resi pubblici dal PAM la scorsa settimana.
“La verità pura e semplice è che l’aiuto alimentare, in termini di impegni e di consegne, sta precipitando mentre il WTO discute come regolamentarlo. Tenetelo a mente e ricordatevi anche che i bambini affamati del mondo ne stanno pagando il prezzo”, ha detto Morris.
“Non ci opponiamo a una regolamentazione ma favoriamo quelle norme sull’aiuto alimentare che possano renderlo più efficace, vale a dire: accurate valutazioni dei bisogni alimentari, un’attenta individuazione dei beneficiari e il monitoraggio. Questa condotta può essere parte di una riforma del commercio agricolo che elimini o grandemente riduca le sovvenzioni che creano distorsioni nella produzione e nel commercio del cibo.”
"Queste sovvenzioni hanno procurato un grave danno alla competitività dei paesi in via di sviluppo e dissanguato le casse dei paesi sviluppati. Basterebbe una settimana di queste sovvenzioni per dare al PAM e i suoi partners fondi sufficienti a eliminare la fame infantile nei paesi più bisognosi del mondo”, ha aggiunto.
“Sono appena tornato dal Centro America dove ci sono quattro milioni di bambini cronicamente affamati. In Guatemala, un bambino su due è malnutrito, e in alcune zone rurali questa proporzione è di nove su dieci”, ha detto Morris. “Pochi si rendono conto che la fame e la malnutrizione sono, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, tuttora la principale minaccia alla salute mondiale, causando la morte di circa 10 milioni di persone ogni anno”.
Morris ha detto che quattro donatori – gli Stati Uniti, l’Unione Europea, la Gran Bretagna e il Giappone – contribuiscono attualmente per circa il 70 per cento delle risorse del PAM Tuttavia una proporzione crescente di aiuto alimentare proviene ora da paesi in via di sviluppo ed emergenti. Sarebbe decisivo che questo nuovo rapporto continui.
“Per riuscire a dimezzare la proporzione delle persone affamate abbiamo bisogno di nuovi partners. Soprattutto abbiamo bisogno del coinvolgimento di più peasi in via di sviluppo”, ha detto Morris. “I più poveri del mondo trasmettono la fame da una generazione all’altra. Potete aiutarci a creare un ambiente più favorevole all’aiuto alimentare e non uno che lo deprima”.
Il testo completo del discorso di James Morris è disponibile in inglese su richiesta.
Fatti chiave:
• L’anno scorso la fame e la malnutrizione hanno ucciso più persone di quante siano morte per l’effetto combinato di AIDS, malaria e tubercolosi.
• 852 milioni di persone soffrono la fame, inclusi 300 milioni di bambini cronicamente affamati. • Escludendo i progressi compiuti dalla Cina, il numero degli affamati è aumentato di quasi 60 milioni dal 1992.
• Contemporaneamente, il volume dell’aiuto alimentare nel mondo è crollato da 15 milioni di tonnellate nel 1999 a 7,5 milioni di tonnellate lo scorso anno.
• Paradossalmente ciò è avvenuto nonostante un incremento all’aiuto allo sviluppo. Quest’ultimo ammonta a 80 miliardi di dollari l’anno (con un aumento di quasi il 35 per cento rispetto a dieci anni fa).
• Per gli affamati la situazione è ora molto peggiorata.
• Un bambino su quattro nel mondo è sottopeso. I più poveri possono solo trasmettere la fame da una generazione all’altra.