Giornata Mondiale contro l'AIDS. Direttore Esecutivo WFP: "Cibo fondamentale nella lotta contro l'HIV/AIDS"
Nel 2012, attraverso i suoi programmi di lotta contro l’HIV e la tubercolosi, il WFP ha sostenuto più di 1,5 milioni di persone in 33 paesi.
Secondo il rapporto 2013 dell’agenzia Onu UNAIDS, nel mondo ci sono 35,3 milioni di persone che vivono con l’HIV, di cui 25 milioni solo nell’Africa Subsahariana.
Nonostante l’evidente successo della terapia anti-retrovirale, un terzo di coloro che iniziano la terapia hanno smesso di seguirla a distanza di tre anni. L’assistenza alimentare fornita dal WFP rappresenta una strada efficace – anche del punto di vista dei costi – per incoraggiare le persone a iniziare e non abbandonare il trattamento anti-retrovirale.
L’Africa subsahariana è la regione più colpita. L’anno scorso, in Etiopia, abbiamo raggiunto 375.000 persone affette da HIV e che vivono a rischio sicurezza alimentare o malnutrite, attraverso un sostegno diretto ai pazienti e la creazione di attività generatrici di reddito. In Zimbabwe, circa 409.000 persone hanno ricevuto assistenza nutrizionale e in Mozambico, 210.000 hanno beneficiato dei programmi promossi dal WFP. In Swaziland, dove circa un quarto della popolazione adulta è sieropositiva, il WFP fornisce pasti a dei centri di quartiere – gestiti volontariamente – per mitigare l’impatto dell’HIV/AIDS sui bambini più piccoli e più vulnerabili, inclusi gli orfani.
Per vincere la battaglia contro l’HIV, credo che il ruolo delle partnership sia essenziale. Il WFP è uno degli 11 co-sponsor di UNAIDS, un programma congiunto delle Nazioni Unite che lavora per raggiungere l’accesso universale alle iniziative di prevenzione, trattamento, cura e sostegno. All’interno di UNAIDS, il WFP è responsabile per l’integrazione degli aspetti alimentari e nutrizionali nella risposta all’HIV. Il WFP lavora insieme all’UNHCR per coordinare la risposta all’HIV nelle emergenze umanitarie. Inoltre il WFP ha recentemente stretto una nuova partnership con l’UNFPA attraverso la quale si intende aggiungere la componente nutrizionale nelle iniziative in favore delle ragazze adolescenti promosse dall’UNFPA.