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Garantire sistemi alimentari sostenibili dipende dall'uguaglianza di genere

agricoltrice in Bolivia
ROMA - Le tre agenzie delle Nazioni Unite del polo agroalimentare romano - FAO, IFAD, WFP - oggi hanno fatto appello ad azioni più coraggiose per raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare donne e ragazze, non solo nel settore agricolo.

Garantire sistemi alimentari sostenibili a livello globale è possibile solo se tutte le donne sono empowered e se i loro diritti sono riconosciuti e rispettati, hanno sottolineato la FAO, l'IFAD e il WFP nel corso di un evento che si è tenuto oggi nella sede della FAO per celebrare la Giornata Internazionale della Donna.

Il tema di quest'anno - "Io sono la generazione dell’uguaglianza: realizziamo i diritti delle donne" - è un'occasione per fare il punto sui progressi globali in materia di parità di genere e di empowerment femminile a 25 anni dalla Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne, individuando i divari di genere ancora presenti e tracciando la strada da seguire.

"La FAO continuerà a fare la sua parte, in collaborazione con altri partner, per rafforzare l’uguaglianza di genere, concretizzare i diritti delle donne e accelerare la loro emancipazione socio-economica. Solo così raggiungeremo il nostro obiettivo comune: sconfiggere la fame, garantire la sicurezza alimentare, eliminare tutte le forme di malnutrizione e rendere questo mondo un posto migliore per tutti", ha detto QU Dongyu, Direttore Generale della FAO .

"Ogni anno la Giornata internazionale della donna è un'occasione per festeggiare e invitare all'azione", ha detto Gilbert F. Houngbo, Presidente dell'IFAD. "Insieme possiamo collaborare per creare un mondo con pari opportunità: è la cosa giusta da fare, ma è anche una scelta di buon senso. Aumentare gli sforzi per l’uguaglianza di genere è fondamentale per garantire una forte crescita economica. Aiuta a ridurre la povertà estrema e la fame cronica, oltre a favorire la pace a lungo termine. Giova inoltre a intere famiglie, emancipando chi subisce discriminazioni".

"Sappiamo che non raggiungeremo Fame Zero semplicemente sfamando le persone. Per questo motivo i nostri programmi servono ad emancipare le donne affinché possano ottenere l'indipendenza finanziaria e possano prendere decisioni in autonomia. Se donne e uomini hanno la stessa voce e la stessa influenza sulle questioni che riguardano le loro famiglie e le loro comunità, la fame e la malnutrizione possono essere sconfitte", ha affermato Manoj Juneja, Vicedirettore Esecutivo del WFP.

Le donne, in particolare nelle aree rurali, sono fondamentali nella lotta contro la fame e la malnutrizione e nel rendere i sistemi alimentari più produttivi e sostenibili.

Coltivano alimenti, riducono le perdite alimentari, diversificano le diete e rendono i prodotti agricoli più commerciabili lungo le catene del valore agroalimentare. Ciononostante, in molte parti del mondo le donne continuano a essere oggetto di notevole discriminazione sociale ed economica.

Spesso non hanno accesso alle risorse produttive, agli input agricoli, ai servizi, alle informazioni, agli aiuti finanziari, ai mercati, alla protezione sociale e al know-how tecnologico e imprenditoriale. Inoltre molte donne rurali ricoprono il ruolo di capofamiglia, che comporta il dover affrontare carichi di lavoro pesanti che minano la loro capacità produttiva e il benessere generale.

Risultati tangibili con l’emancipazione delle donne rurali

La FAO, l'IFAD e il WFP sanno per esperienza che quando le donne rurali hanno un migliore accesso alle risorse, ai servizi, alle opportunità economiche e ai processi decisionali, i risultati sono tangibili: le comunità hanno più cibo, il loro stato nutrizionale migliora, i redditi aumentano e i sistemi alimentari sono più efficienti e sostenibili.

Per esempio, circa 50.000 persone (due terzi delle quali donne) e, più in generale, oltre 300.000 membri di famiglie in sette paesi (Etiopia, Guatemala, Kirghizistan, Liberia, Nepal, Niger e Ruanda) hanno incrementato la loro produzione agricola e migliorato lo stato nutrizionale delle loro famiglie, nonché il loro reddito, grazie a un programma congiunto FAO-IFAD-WFP-UN Women, mirato allo sviluppo delle capacità, al supporto tecnico e alla promozione di approcci sensibili al genere nelle istituzioni rurali e nelle strategie agricole.

Nonostante alcuni progressi, il cambiamento è stato lento per molte donne e ragazze nel mondo

Le tre agenzie ONU con sede a Roma hanno inoltre sottolineato che esistono tuttora lacune nelle nostre conoscenze sulle differenze tra uomini e donne in termini di ruoli e opportunità in agricoltura, e su come le disparità di genere si manifestino in diversi contesti ecologici, culturali e politici.

Tuttavia, ciò che è ben risaputo è che le donne rurali sono eccessivamente vulnerabili all'insicurezza alimentare e alle crisi economiche e ambientali. Inoltre, in molte parti del mondo persistono norme sociali e stereotipi dannosi rispetto a ciò che le donne possono o dovrebbero fare, ma sono difficili da affrontare con interventi convenzionali. In molti paesi sono ancora prevalenti tabù alimentari nocivi per la salute e la nutrizione delle donne. In alcune zone dell'Africa o dell'Asia, per esempio, alle donne in gravidanza e in allattamento non è consentito consumare determinati alimenti nutrienti, come il pesce.

In generale, nonostante alcuni passi avanti, il cambiamento è stato lento per la maggior parte delle donne e delle ragazze del mondo. Nessun paese può affermare di aver raggiunto la parità di genere.

Gli eventi dell'IWD di quest'anno offrono l'occasione per mobilitare l'azione globale per ottenere l’uguaglianza di genere e i diritti umani di tutte le donne e ragazze.

L'evento ospitato oggi dalla FAO riunisce rappresentanti degli Stati Membri delle agenzie ONU, esperti di genere, rappresentanti della società civile e altri partecipanti per discutere su come poter colmare i divari di genere presenti in agricoltura e nei mezzi di sussistenza rurali.

L'evento prevede inoltre una rassegna di buone pratiche nella definizione di politiche e programmi nazionali per la promozione della parità di genere e l'emancipazione femminile nelle zone rurali.

La parità di genere nel settore alimentare e in agricoltura - dati e cifre:

● In molti paesi in via di sviluppo il settore agricolo non sta dando i risultati sperati, e uno dei motivi risiede nella mancanza di pari accesso agli input, alle risorse, ai servizi e alle opportunità necessarie alle donne per essere più produttive.

● Le donne rappresentano circa il 50% dell'occupazione in agricoltura nei paesi a basso reddito.

● Le donne rappresentano meno del 15% dei proprietari terrieri, in base ai dati disponibili.

● Rispetto agli agricoltori, le agricoltrici gestiscono in genere appezzamenti di terreno più piccoli e hanno minore accesso alle informazioni di settore, ai servizi finanziari e ad altre risorse fondamentali.

● Oltre 820 milioni di persone non hanno cibo a sufficienza e in tutti i continenti le donne hanno più probabilità degli uomini di soffrie di insicurezza alimentare moderata o grave.

● Le donne rurali devono affrontare rischi più elevati e oneri maggiori a causa delle conseguenze del cambiamento climatico.

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Links:

Guarda l’evento

http://www.fao.org/webcast/home/en/item/5246/icode/

2020 IWD https://www.un.org/en/observances/womens-day

Politiche di genere al WFP: https://www.wfp.org/gender-equality

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