Direttrice Esecutiva WFP plaude all'enciclica papale su clima e ambiente
Non possiamo raggiungere l’obiettivo ‘fame zero’ se non combattiamo il cambiamento climatico. Disastri ambientali legati al clima, come alluvioni e siccità, aggravano l’insicurezza alimentare e la malnutrizione quando i terreni agricoli ne sono colpiti e approvvigionamenti alimentari vitali vengono troppo spesso distrutti.
Andamenti climatici irregolari hanno un impatto sproporzionato sui più vulnerabili, specialmente le donne e i bambini –mettendo a rischio in definitiva centinaia di milioni di persone. Studi mostrano che entro il 2050 il cambiamento climatico potrebbe aumentare il rischio di fame e malnutrizione infantile fino al 20 per cento.
Il prossimo dicembre al summit COP 21, tutti i paesi si riuniranno per addivenire a un accordo universale, legalmente vincolante, sul cambiamento climatico. Tale accordo è cruciale, considerando il nostro dovere di stabilire una nuova cornice globale per la riduzione del rischio e per la definizione delle modalità con cui i paesi del mondo lavoreranno insieme per affrontare la sfida del cambiamento climatico.
Coloro che soffrono povertà e fame non possono più attendere. I leader del mondo devono raggiungere un accordo efficace. Papa Francesco ha dato un contributo significativo e di grande valore a tale urgente dibattito.
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