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Direttrice Esecutiva WFP lancia allarme sui tagli all'assistenza per i rifugiati siriani in Giordania

Direttrice Esecutiva WFP lancia allarme sui tagli all'assistenza per i rifugiati siriani in Giordania
AMMAN – Preoccupata per l’aggravarsi delle condizioni dei rifugiati siriani in Giordania, la Direttrice Esecutiva del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), Ertharin Cousin, ha concluso una visita al Regno hashemita, durante la quale ha incontrato le famiglie siriane e ha prestato ascolto alle speranze e alle paure dei giovani.

“Ho incontrato Khaldiyeh, una madre single di otto bambini, che sta cercando, tra mille difficoltà, di sfamare i suoi figli. Dice che potrebbe essere sfrattata in qualsiasi momento perché il poco denaro che possiede lo spende per dare da mangiare alla sua famiglia”, ha detto Cousin. “Ho incontrato anche un gruppo di ragazzi che hanno grandi sogni, sogni che non potranno realizzare se non avranno la possibilità di tornare a scuola. Al momento lavorano per contribuire a sfamare le loro famiglie”.

La visita si è svolta in un periodo in cui il WFP ha ridotto il livello di assistenza che fornisce a circa mezzo milione di rifugiati siriani che vivono fuori dai campi in Giordania, a causa di una grave carenza di fondi.

I tagli al valore dell’assistenza attraverso i voucher, combinati con le riduzioni nell’assistenza da parte di altre agenzie umanitarie, hanno avuto un impatto negativo sulla sicurezza alimentare della maggioranza dei rifugiati. Molti hanno hanno fatto ricorso a misure drastiche, quali ritirare i loro figli da scuola per mandarli a lavorare, o indebitarsi a livelli non sostenibili.

“Facciamo appello alla comunità dei donatori perché riconosca le sofferenze delle nostre sorelle e dei nostri fratelli siriani, e perché continui a contribuire generosamente, in modo da permetterci di sostenere famiglie disperate finché non potranno tornare alle loro case”, ha detto Cousin. “Abbiamo bisogno che quanti hanno già dato contribuiscano maggiormente, e che coloro che ancora non lo hanno fatto investano nel nostro lavoro e nel futuro della Siria”.

Durante la visita, Cousin ha fatto visita a una famiglia di rifugiati siriani che vive nel distretto Hashemi Al-Shemali di Amman. Le hanno raccontato come sia diventato difficile andare avanti con risorse così limitate. Ha anche incontrato un gruppo di giovani siriani e giordani presso un centro giovanile di Save the Children, dove li ha ascoltati discutere delle loro speranze e delle loro aspirazioni, e degli ostacoli con cui si confrontano ogni giorno.

Cousin ha espresso il suo apprezzamento per la generosità della Giordania nell’ospitare i rifugiati siriani, e ha riconosciuto le iniziative nazionali tese a incoraggiare la coesione tra le comunità locali e quelle dei rifugiati. Cousin ha sottolineato l’importanza di rafforzare il sostegno internazionale alla Giordania, in modo che il Regno hashemita possa continuare a svolgere un ruolo umanitario chiave.

Il WFP ha bisogno di 45 milioni di dollari per continuare a fornire assistenza alimentare vitale a oltre mezzo milione di rifugiati siriani che vivono in Giordania fino alla fine dell’anno.

Attraverso il suo programma di voucher elettronici, il WFP sostiene oltre mezzo milione di siriani in Giordania. In questo modo, il WFP ha riversato oltre 396 milioni di dollari (280 milioni di dinari giordani) nell’economia locale e creato oltre 400 posti di lavoro nel settore della vendita alimentare al dettaglio.

Il WFP, inoltre, deve sostenere 160.000 giordani che vivono una condizione di insicurezza alimentare, attraverso assistenza con cibo e contante, così come 340.000 bambini in età scolare attraverso un programma di alimentazione scolastica nelle aree più povere della Giordania.

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Il WFP è la più grande agenzia umanitaria che combatte la fame nel mondo fornendo assistenza alimentare in situazioni di emergenza e lavorando con le comunità per migliorare la nutrizione e costruire la resilienza. Ogni anno, il WFP assiste una media di 80 milioni di persone in circa 80 paesi.


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Per ulteriori informazioni:

Vichi De Marchi, Portavoce per l’Italia, WFP/Roma

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