Direttore Esecutivo del WFP sul Vertice sulla Sicurezza Alimentare
Oggi, quasi una persona su sei si sveglia senza sapere se avrà abbastanza da mangiare. Si tratta delle persone piú vulnerabili e senza voce del mondo: famiglie povere che soffrono la fame a causa dell’impatto prolungato e persistente degli alti prezzi alimentari, della crisi finanziaria e dei sempre piú frequenti disastri climatici come siccità e uragani.
La sicurezza alimentare non riguarda solo l’assistenza umanitaria e lo sviluppo agricolo; riguarda anche la sicurezza nazionale, la pace e la stabilità. Senza cibo la gente si ribella, migra o muore. Questa è la questione emergente della nostra generazione, ci troviamo ad un passaggio critico. È arrivato il momento di sensibilizzare tutte le nazioni, tutti i popoli e mobilitare tutte le risorse per sconfiggere la fame.
Poichè il numero degli affamati continua a crescere, i bisogni sono maggiori delle risorse. I donatori tradizionali sono stati molto generosi, soprattutto tenendo conto della crisi finanziaria globale che ha colpito anche le popolazioni dei paesi piú ricchi. Ora nuovi governi donatori e tutti i cittadini devono impegnarsi. Con l’avvio del summit sulla sicurezza alimentare, il WFP ha lanciato un appello mondiale con la campagna “Un Miliardo per un Miliardo” (Billion for a Billion); il nostro primo appello ai cittadini via internet affinchè ciascuno contribuisca alla lotta contro la fame.
Oltre un miliardo di persone è affamato e oltre un miliardo di persone naviga in internet. Se chi puo’ dà appena un euro a settimana, chi soffre la fame potrebbe avere abbastanza cibo per sfamarsi.
La misura ultima per valutare il successo di questo come di altri vertici, è verificare se ci sarà meno fame quando ci incontreremo di nuovo. Insieme dobbiamo fare in modo che chi ha fame possa mangiare oggi, e che sia capace di procurarsi il cibo domani. È ora di agire.