Dall'emergenza alla ricostruzione: cambio di marcia in Sud Sudan per le operazioni del PAM
Roma/Juba, Sud Sudan, 12-04-07 (comunicato stampa) - Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) ha annunciato oggi che, a causa di una minor necessità di aiuti alimentari, le operazioni in Sud Sudan, dopo oltre 20 anni di sostegno alimentare, muteranno gradualmente la loro natura passando da interventi di emergenza, a causa della guerra, a operazioni di ricostruzione di più lungo periodo.
Nuova strategia
La fine della guerra civile nel Sud Sudan e un migliore raccolto hanno permesso al PAM di lanciare una nuova strategia che, quest’anno, dovrebbe consentirre di ridurre del 19 per cento gli aiuti umanitari di emergenza mentre i programmi di alimentazione scolastica saranno triplicati e i progetti di “cibo in cambio di lavoro” coinvolgeranno un numero crescente di persone; da 121.000 nel 2006 a 160.000 nel 2007.
Strade
Il PAM continuerà, inoltre, a sostenere lo sviluppo delle infrastrutture locali. Sono già 2.000 i chilometri di strade che, a partire dal 2004, l’agenzia ha riparato e migliorato in modo da facilitare la consegna di aiuti alimentari.
Maggiori sono le condizioni della pace, maggiore è la sicurezza alimentareJosette Sheeran, Direttore Esecutivo del PAM
“Maggiori sono le condizioni della pace, maggiore è la sicurezza alimentare”, ha detto Josette Sheeran, Direttore Esecutivo del PAM. “Mentre la guerra nel Sud lentamente si fa storia, vogliamo che la gente faccia ritorno ai propri villaggi e riprenda a vivere normalmente. Ci rendiamo conto che non possiamo interrompere di colpo il flusso di aiuti ma possiamo aiutare la popolazione a tornare ad essere gradualmente più indipendente dal punto di vista alimentare”.
Aerei cargo
Dall’inizio della guerra civile tra il Nord e il Sud del Sudan, negli anni Ottanta, il PAM non ha mai smesso di effettuare la consegna del cibo, attraverso lanci aerei, a milioni di persone che ne avevano disperato bisogno nel sud, una regione vastissima e senza una rete stradale affidabile. Alla fine degli anni Novanta, al culmine delle operazioni nel Sud Sudan, il PAM si trovò ad impiegare dieci aerei cargo, ognuno dei quali effettuava fino a tre voli al giorno per il trasporto di aiuti alimentari.
Ridotta emergenza
Se la pace perdura, il PAM prevede di effettuare, nei prossimi anni, ulteriori tagli negli aiuti d’emergenza che si aggiungeranno alla riduzione del 19 per cento di quest’anno che riduce il numero dei beneficiari da 1,6 milioni nel 2006 a 1,3 milioni nel 2007.
Aumento programmi a lungo termine
Parallelamente, i programmi di ricostruzione e riabilitazione, come quelli per l’alimentazione scolastica, pensati per incoraggiare la frequenza scolastica, aumenteranno notevolmente. Nel 2007, il PAM prevede di fornire un pasto caldo a scuola a 450.000 bambini, contro i 152.000 del 2006. Il Sud Sudan ha il più basso tasso di frequenza scolastica al mondo, con solo il 35% dei bambini piccoli scolarizzati. Di questi, solo un quinto è femmina.
"Cibo in cambio di lavoro"
Il PAM, inoltre, aumenterà significativamente i suoi programmi di “cibo in cambio di lavoro”, con i quali intere comunità si identificano, partecipando a progetti quali la costruzione e la riabilitazione di infrastrutture scolastiche, centri di salute, costruzione di strade, talvolta le sole vie di accesso ai villaggi, dighe, pozzi, oltre alla realizzazione e alla protezione di punti di raccolta dell’acqua.
Sfollati
Dalla fine della guerra civile, nel 2005, con la firma del Comprehensive Peace Agreement, più di un milione di sfollati ha fatto ritorno alle proprie case in Sud Sudan. Quest’anno, si prevedono altri 430.000 rientri. Tutti riceveranno aiuti alimentari del PAM.
Razioni alimentari
Per incoraggiare il rientro degli sfollati ed assisterli al loro arrivo, il PAM fornisce loro razioni alimentari per il viaggio e una razione di tre mesi, una volta arrivati nei villaggi. Sono disponibili anche razioni alimentari mensili per i segmenti più vulnerabili della popolazione.
Strade d'accesso al paese
Nell’ambito degli interventi di riabilitazione delle infrastrutture, il PAM ha riparato e garantito l’utilizzo dei tratti più danneggiati dei 2.950 chilometri di rete stradale, soprattutto lungo le principali strade di accesso, dal Kenya verso Juba e dall’Uganda verso Rumbek.
Bonifica mine
Circa 200.000 mine inesplose e altri ordigni sono stati rimossi dalle aree più colpite dalla guerra. Il miglioramento delle infrastrutture stradali nel Sud ha incoraggiato il rientro degli sfollati e diminuito del 40 per cento i costi di trasporto di cibo del PAM e di altri rifornimenti.
Sicurezza alimentare
Il PAM continuerà a monitorare la situazione della sicurezza alimentare nel Sud Sudan e a distribuire cibo alle persone a rischio alimentare o alle vittime di disastri naturali.
Programmi "salvavita"
Non ci saranno riduzioni, invece, nei programmi “salvavita” per bambini malnutriti, donne incinte e che allattano, vittime dell’HIV/AIDS, del kala-zar, di lebbra e tubercolosi