Cooperazione Italiana allo Sviluppo, PAM e UNICEF: un film e un fondo per All the Invisible Children
Roma, 23-02-06 (comunicato stampa) - Milioni di bambini e adolescenti sono privati dei loro diritti da sfruttamento e guerre. Trecento milioni di bambini nel mondo soffrono la fame. Oltre 100 milioni non sono mai entrati in un’aula scolastica. A tutti loro è dedicato il film All the Invisible Children, che uscirà nelle sale italiane il 3 marzo, dopo l’anteprima il 28 febbraio all’Auditorium di via della Conciliazione di Roma, alla presenza del Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi.
La Cooperazione Italiana allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri ha dato uno speciale sostegno all’iniziativa, a favore delle agenzie delle Nazioni Unite PAM (Programma Alimentare Mondiale) e UNICEF (Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia), impegnate in tutto il mondo a difesa dell’infanzia, che sostengono questa iniziativa come un’occasione fondamentale per far ascoltare la voce, le storie e le speranze di questi bambini e per mobilitare l’attenzione e il sostegno dell’opinione pubblica a favore dei programmi per l’infanzia “invisibile” .
Il progetto cinematografico è stato realizzato da otto grandi registi – Medhi Charef, Emir Kusturica, Spike Lee, Katia Lund, Jordan Scott e Ridley Scott, Stefano Veneruso e John Woo – che hanno donato ai “bambini invisibili” il loro nome e il loro immenso talento creativo. Ognuno ha raccontato una storia diversa sulla situazione dei bambini in varie parti del mondo.
Tanza, Ciro, Uroš, Bilu, João, Song Song sono alcuni dei piccoli protagonisti di All the Invisible Children. Le loro storie ci parlano di milioni di loro coetanei che nel mondo non hanno diritto a un nome e a un volto: storie di diritti violati, malnutrizione e povertà, ma anche storie di bambini che ostinatamente cercano un futuro migliore, si tratti di piccoli lavoratori invisibili, dei bambini costretti a combattere guerre di adulti, delle piccole vittime della pandemia dell’AIDS.
Il film dà voce ai bambini, consentendo loro di uscire dall’invisibilità e di comunicare sentimenti e storie in prima persona. Tutti gli episodi, in modi diversi, scelgono approcci problematici ai temi affrontati. Emerge forte dal film, anche nelle situazioni più dure, la capacità di recupero e speranza dei bambini, la loro capacità di inventarsi e costruirsi un futuro. A condizione che il mondo degli adulti scelga di vederli, e di aiutarli.
Ma il film vuole essere anche un’occasione per dar vita a un concreto progetto per l’infanzia e per la lotta alla malnutrizione infantile in Africa. All the Invisible Children è infatti anche un fondo, promosso dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo del Ministero Affari Esteri, a favore di PAM e UNICEF, in cui confluiranno i proventi del film, e delle iniziative ad esso collegate (mostre, video, CD musicali). I primi fondi, raccolti anche grazie al sostegno dello sponsor del film, UniCredit Group, verranno impiegati dalle due agenzie ONU per un progetto congiunto di lotta alla malnutrizione infantile in Niger, paese devastato da ricorrenti siccità che ha tassi di mortalità infantile tra i più alti del mondo.