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Conflitto in Libia: arrivata a Misurata nave del WFP con assistenza umanitaria

Conflitto in Libia: arrivata a Misurata nave del WFP con assistenza umanitaria
Una nave del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) con cibo, forniture e personale medico e altri generi umanitari di soccorso è giunta al porto di Misurata, aprendo così un nuovo corridoio umanitario per i civili intrappolati nel conflitto libico.

ROMA -  Una nave del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) con  cibo, forniture e personale medico e altri generi umanitari di soccorso è giunta al porto di Misurata, aprendo così un nuovo corridoio umanitario per i civili intrappolati nel conflitto libico.

“Si tratta di un fatto importante per l’operazione umanitaria delle Nazioni Unite in Libia che ci consente di raggiungere decine di migliaia di persone bloccate in una delle zone più dure del conflitto”, ha detto il Direttore Esecutivo del WFP, Josette Sheeran. “E’ vitale che questi soccorsi arrivino ai più vulnerabili, specialmente alle donne e ai bambini. Stiamo lavorando con i partner locali inclusa la Mezzaluna Rossa libica, per garantire una risposta a questi bisogni”.

L’imbarcazione noleggiata dal WFP, Marianne Danica, è attraccata a Misurata nel pomeriggio del 7 aprile, con oltre 600 tonnellate di cibo del WFP, tra cui farina di grano, olio vegetale e biscotti ad alto contenuto energetico, sufficienti a sfamare oltre 40.000 persone per un mese. La nave ha anche trasportato forniture mediche d’emergenza per conto di UNICEF e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), comprendenti kit sanitari e materiale chirurgico per coprire le necessità urgenti di 50.000 persone per un mese. Altro materiale consentirà a migliaia di bambini di giocare in spazi protetti e il più possibile sicuri. A bordo della nave si erano imbarcati due dottori che si fermeranno a Misurata.

“Non c’è tempo da perdere, decine di migliaia di bambini a Misurata e in Libia, sono vittime potenziali di un conflitto o hanno già pagato un prezzo terribile”, ha detto il Direttore Esecutivo dell’ UNICEF, Anthony Lake. “Questi rifornimenti sono importantissimi per loro e per quanti sono intrappolati nel conflitto”.

L’OMS sta inviando soccorsi, insieme ai propri partner, e ha fornito medicine e materiale medico a quanti sono stati colpiti dalla violenza in Libia. Tutto ciò si sta realizzando nonostante le grandi sfide che ostacolano il lavoro dei team medici in alcune aree. “L’OMS è impegnato a rispondere ai bisogni sanitari delle persone colpite dagli attacchi ai civili e continua a lavorare per assicurare il diritto alla salute per tutti, senza discriminazione di religione, razza o affiliazione politica”, ha detto la Dott.ssa Margaret Chan, Direttore Generale dell’OMS.

Il WFP ha iniziato a inviare rifornimenti alimentari in Libia subito dopo lo scoppio del conflitto e ha preposizionato oltre 17.000 tonnellate di generi alimentari nel paese e nella regione, nell’ambito di un’operazione d’emergenza di 42 milioni di dollari, per fornire assistenza alimentare a oltre 1 milione di persone in Libia e nei paesi vicini. Grazie alla partnership con organizzazioni come la Mezzaluna Rossa libica, il WFP prevede di fornire cibo a oltre 600.000 persone in Libia nei prossimi tre mesi.

“L’operazione in Libia è complessa e pericolosa ma stiamo esplorando ogni possibilità per far giungere cibo a quanti soffrono la fame”, ha aggiunto Sheeran. “Ciò significa movimentare cibo e altri generi di prima necessità dall’Egitto via terra e per mare nei principali porti della costa mediterranea della Libia”.

Il WFP, in quanto responsabile della logistica e delle comunicazioni per l’intero sistema ONU, sta fornendo aiuto nei settori del trasporto e delle comunicazioni per la comunità umanitaria in Libia.