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Comunicato stampa WFP - Instabilità e conflitti aumentano il costo dell’assistenza alimentare mondiale

Comunicato stampa WFP - Instabilità e conflitti aumentano il costo dell’assistenza alimentare mondiale
Il nuovo Rapporto sull'Assistenza Mondiale Alimentare 2017 fornisce un'analisi quantitativa e qualitativa delle tendenze, delle sfide e delle soluzioni innovative nel campo dell'assistenza alimentare in questo periodo caratterizzato da profonde emergenze.

ROMA / GINEVRA – Un nuovo rapporto globale mette in luce come l’assistenza alimentare riesca a salvare vite umane nelle crisi umanitarie affrontando, allo stesso tempo, le cause profonde della fame. Il rapporto sull’Assistenza Alimentare Mondiale 2017 (World Food Assistance 2017: Taking Stock and Looking Ahead) evidenzia inoltre gli enormi costi legati al limitato accesso umanitario, all'instabilità e all’inefficacia dei sistemi alimentari in un momento in cui, tra le molteplici e complesse emergenze che si stanno verificando in varie parti del mondo, il livello dei bisogni umanitari è balzato alle stelle.
 
Il World Food Programme delle Nazioni Unite (WFP), la più grande agenzia di assistenza alimentare internazionale al mondo, ad esempio, ha registrato un aumento nei suoi costi di oltre il 140 per cento in un lasso di tempo di sette anni, passando da 2,2 miliardi di dollari nel 2009 a 5,3 miliardi di dollari nel 2015. Il 70 per cento della spesa complessiva del WFP è destinato solamente all’Africa Orientale e Centrale e al Nord Africa e Medio Oriente – due aree geografiche che ospitano emergenze alimentari di ampia scala e complessità.
 
Secondo il rapporto un miglioramento nell’accesso umanitario potrebbe comportare una riduzione nei costi per il WFP di quasi un miliardo di dollari all’anno. Se gli 80 paesi in cui, in media, opera il WFP avessero la possibilità di affrontare meglio gli shock politici, economici o legati al clima, altri 2,2 miliardi di dollari all’anno potrebbero essere ulteriormente risparmiati. In aggiunta, se in questi Paesi i sistemi alimentari – ossia i sistemi che sono responsabili della produzione e della trasformazione degli alimenti e che si assicurano che il cibo raggiunga coloro che ne hanno bisogno – potessero essere migliorati, si avrebbe un risparmio di altri 440 milioni di dollari all’anno. Trovare le soluzioni o migliorare le risposte a queste sfide potrebbe far risparmiare al WFP fino a 3,5 miliardi di dollari all’anno.
 
"Piú di ogni altra cosa, il mondo deve aprire gli occhi e agire affinchè si ponga fine a guerre e conflitti, in modo che concreti progressi nella lotta alla fame possano essere raggiunti", ha dichiarato David Beasley, Direttore Esecutivo del WFP. "Circa 800 milioni di persone - una persona su nove nel mondo - vanno a letto a stomaco vuoto. Ma i conflitti causati dall’uomo e le altre sfide rendono davvero difficile aiutare chi ha più bisogno. Riducendo questi ostacoli il nostro cammino verso soluzioni a lungo termine sarebbe facilitato”.
Il settore dell’assistenza alimentare internazionale ha subito significativi cambiamenti tra il 2009  e il 2016. Con riferimento alle operazioni del WFP, la quota di assistenza rappresentata dalle distribuzioni di cibo è diminuita dal 54 per cento a meno del 40 per cento. Al contrario, la percentuale di assistenza basata sui trasferimenti in denaro è aumentata da meno dell'1 per cento nel 2009 al 20 per cento nel 2016.
 
Complessivamente gli investimenti nell'assistenza alimentare effettuati dai governi nazionali superano di gran lunga quelli effettuati dalle entità internazionali. Un esempio di tale situazione è l'India, dove un sistema di distribuzione alimentare sovvenzionato fornisce sostegno a circa 800 milioni di persone. Riflettendo la necessità di sostenere questi sforzi, anche la quota di assistenza tecnica fornita dal WFP è aumentata, da meno dell'1 per cento all'8 per cento delle spese.