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Comunicato stampa WFP: Bangladesh-Rischio di povero regime alimentare per i nuovi arrivi di rifugiati Rohingya

Comunicato stampa WFP: Bangladesh-Rischio di povero regime alimentare per i nuovi arrivi di rifugiati Rohingya
Un nuovo studio dimostra come sia presente il rischio di un regime alimentare non adeguato, dal punto di vista della diversità, per i nuovi arrivi di rifugiati Rohingya, nonostante oltre il 90 per cento dei rifugiati Rohingya a Cox’s Bazar abbia ricevuto assistenza alimentare d’emergenza.

COX’S BAZAR – Secondo un nuovo studio, sebbene oltre il 90 per cento dei rifugiati Rohingya a Cox’s Bazar abbia ricevuto assistenza alimentare d’emergenza, rimane la forte preoccupazione per la limitata possibilità di avere un regime alimentare diversificato ed equilibrato.

La Verifica d’Emergenza per la Vulnerabilità dei Rohingya (REVA) è stata effettuata dall’agenzia dell’ONU World Food Programme (WFP) e dai partner del Settore della Sicurezza Alimentare a novembre e dicembre 2017. Oltre 2.000 famiglie sono state interpellate per capire i principali bisogni dei rifugiati e delle comunità ospitanti. Le domande vertevano, tra le altre cose, sul tipo di regime alimentare, sulla spesa per il cibo e per altri beni, e sul tipo di misure adottate per sfamare la famiglia.

Con oltre 656.000 persone fuggite nel Bangladesh dal Myanmar dal 25 agosto 2017, e una comunità pre-esistente di rifugiati di circa 300.000 persone, la situazione della sicurezza alimentare a Cox’s Bazar è estremamente precaria. Il WFP sta fornendo cibo e voucher per il cibo a oltre 700.000 rifugiati.

La Direttrice WFP nel paese, Christa Rader, spiega: “Il WFP potenzierà, nel 2018, il suo programma di voucher elettronici per raggiungere i nuovi arrivi a Cox’s Bazar. I voucher alimentari per i rifugiati sono utili a tutti i livelli: permettono regimi alimentari più ricchi, incoraggiano l’empowerment delle donne e, a lungo termine, i costi sono minori rispetto alle distribuzioni di cibo”.

Lo studio sottolinea come le persone che ricevono i voucher elettronici abbiano migliori regimi alimentari di quanti non ne usufruiscono; per questo, nel 2018 il WFP rafforzerà questo programma. Al momento, circa 90.000 persone usufruiscono del programma di voucher elettronici del WFP, cioè di una somma mensile su una carta prepagata che può essere usata in negozi specifici per acquistare 19 diversi tipi di cibi, incluso riso, lenticchie, verdure fresche, peperoncino, uova e pesce essiccato.

Le distribuzioni di cibo del WFP ai nuovi arrivi, invece, includono riso, olio vegetale e lenticchie che costituiscono una razione d’emergenza pensata per fornire le calorie di base ma che manca in diversità. Sono le donne a ricevere i voucher elettronici per le famiglie, possono così decidere cosa acquistare e come distribuire l’assistenza tra i membri della famiglia. Alla luce dei livelli estremamente alti di malnutrizione, secondo le verifiche di ottobre e novembre, il WFP sta anche fornendo sostegno nutrizionale ai bambini al di sotto dei cinque anni e alle donne incinte e che allattano.

Lo studio raccomanda anche il potenziamento dei programmi di sostegno ai mezzi di sussistenza tra le comunità ospitanti, dando priorità alle donne senza reddito, spiegando come sarebbe auspicabile che i rifugiati nei campi avessero l’opportunità di guadagnare del denaro al fine di ridurre la loro vulnerabilità economica. Inoltre, lo studio incoraggia il rafforzamento di servizi e le distribuzioni di beni non alimentari per rispondere ai bisogni di base, incluso il miglioramento dell’accesso alla legna da ardere e dell’acqua potabile che risponda ai minimi standard qualitativi.

 

DATI CHIAVE DEL RAPPORTO REVA

·          Complessivamente, si stima che almeno l’80 per cento di tutta la popolazione rifugiata conti sull’assistenza salvavita. I più vulnerabili includono: famiglie numerose, ragazze madri, donne incinte o che allattano, e nuclei con donne capofamiglia, specialmente nelle comunità ospitanti.

·           Nei mesi scorsi, grazie a un massiccio potenziamento dell’assistenza alimentare, circa il 70 per cento delle famiglie intervistate aveva un consumo ‘accettabile’ di cibo, cioè era in grado di rispondere ai bisogni alimentari di base, senza differenze di rilievo tra le comunità ospitanti e i rifugiati, a fronte di solo il 45 per cento dei rifugiati non beneficiari. Le famiglie di rifugiati che ricevono i voucher elettronici del WFP mostrano, inoltre, una maggiore diversità alimentare.

·           Redditi bassi e poche risorse finanziarie sono le principali cause della generale vulnerabilità all’insicurezza alimentare, specialmente tra i rifugiati. Tre rifugiati su quattro sono economicamente vulnerabili, a fronte di una famiglia su cinque, circa, nelle comunità ospitanti bangladesi.

·          Una vasta proporzione dei rifugiati dipende in larga misura dall’assistenza esterna. Tra i nuovi arrivi, oltre la metà non sarebbe in grado di rispondere alle minime necessità alimentari.

·           Molti nuovi arrivi ricorrono a strategie di adattamento negative come dare fondo ai propri risparmi e una volta che le risorse sono terminate, la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare.

·           I rifugiati corrono anche seri rischi per la salute. Circa l’80 per cento delle famiglie ha detto che almeno un membro si è ammalato nell’ultimo mese. Una delle cause di fondo è l’utilizzo di acqua potabile che non risponde ai minimi standard qualitativi.

·           Le maggiori difficoltà riportate dai nuovi arrivi includono la mancanza di denaro, il cibo, ripari di fortuna, mancanza di vestiario e insufficiente legna da ardere, che rappresenta il principale combustibile per cucinare per oltre il 90 per cento delle famiglie interpellate.

·           Le comunità ospitanti nell’area sono tra le più povere del Bangladesh. Dipendono in larga parte per il loro reddito da lavori occasionali e riscontrano difficoltà per gli aumenti dei prezzi del cibo e per la maggiore competizione nel mercato del lavoro a causa dell’influsso di rifugiati.

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Per scaricare il sommario del rapporto REVA: cliccare qui.

Per scaricare immagini del programma di voucher elettronici del WFP e i negozi per l’Assistenza Alimentare: cliccare qui.