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Comunicato stampa congiunto ARC/WFP: Il sostegno dei donatori permette al WFP di estendere l' "Africa Disaster Insurance" per la gestione dei rischi

Il WFP estenderà le coperture assicurative contro i disastri ad altri paesi africani per aiutarli nella trasformazione dei modi in cui fanno fronte a siccità e alluvioni - passando dalle risposte a disastri avvenuti alla gestione preventiva dei rischi.

ISTANBUL – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP)  estenderà le coperture assicurative contro i disastri ad altri paesi africani per aiutarli nella trasformazione dei modi in cui fanno fronte a siccità e alluvioni -  passando dalle risposte a disastri avvenuti alla gestione preventiva dei rischi.

L’investimento nella risposta preventiva e nella gestione dei rischi fa parte delle riforme umanitarie finanziarie in esame al Vertice umanitario mondiale ad Istanbul, dove il WFP ha annunciato un impegno nell’innovazione di 1,6 milioni di dollari da parte della Danimarca che servirà a sostenere le polizze assicurative Replica dell’African Risk Capacity (ARC).

Al fine di fornire la copertura di Replica a più paesi, il WFP riceverà anche il sostegno della Direzione Generale della Cooperazione internazionale e dello sviluppo della Commissione Europea che ha mostrato uno speciale apprezzamento del ruolo dell’ARC nel costruire e accrescere la resilienza delle persone agli shock alimentari, in cooperazione con i governi.

“Il WFP sta trasformando il modo in cui assiste le comunità vulnerabili a far fronte a disastri naturali, dalla risposta alla gestione del rischio,” ha detto la Direttrice esecutiva del WFP Ertharin Cousin. “Sono soprattutto i paesi stessi a dover avere la responsabilità e la gestione dei loro rischi di disastri.”

“Una risposta preventiva e prevedibile salva vite e mezzi di sostentamento,” ha aggiunto Cousin. “L’assicurazione è uno dei modi più efficaci per aiutare i governi e il WFP a rispondere ai bisogni delle persone vulnerabili, permettendo loro di riprendersi dagli shock.”

“Trasformare i modi di finanziamento del sistema umanitario non avverrà nottetempo. Potrà richiedere anni. Da Istanbul chiediamo ai donatori di investire nella risposta preventiva. Conviene a tutti”, ha detto Dr. Ngozi Okonjo-Iweala, a capo del Governing body dell’ARC.

Il WFP ha aiutato l’Unione Africana a creare un sistema sovranazionale di assicurazione contro i disastri, l’ARC, nel 2012. Trentadue stati africani hanno firmato il trattato dell’ARC e quest’ultima ha assicurato sette paesi negli ultimi due anni con una copertura di oltre 300 milioni di dollari.

Per i paesi che hanno dimostrato il loro impegno a lungo termine in questo sistema di assicurazione reciproca rinnovando le loro polizze per il terzo anno consecutivo, il WFP aiuterà a potenziare questi sforzi con polizze simili, replicando gli sforzi dei paesi. 

Facendo ciò, il WFP allinea i finanziamenti e le sue risposte operative con gli sforzi dei governi, raddoppiando la copertura disponibile alle persone vulnerabili. Il WFP, sostenendo le politiche Replica dell’ARC, può aiutare l’assicurazione dell’ARC a raggiungere 150 milioni di persone entro il 2020 e contribuire all’obiettivo di Elmau G-7 dell’assicurazione climatica di 180 milioni di persone in Africa entro il 2020. Entro il 2030, il WFP prevede di avere assicurazioni finanziarie per metà delle spese per l’assistenza ai disastri naturali in Asia e in Africa.

Oltre al WFP, un consorzio di Organizzazioni non governative, lo START Network,  sta esplorando la possibilità di lanciare Replica in collaborazione con ARC e gli stati membri.

I contributi dei donatori permetteranno adesso al WFP di pagare i premi per le polizze di assicurazione di Replica nei paesi africani, consentendo all’organizzazione di affiancarsi alle polizze assicurative già effettuate dai governi per rispondere preventivamente a siccità e alluvioni e raddoppiare il numero di persone coperte.

La risposta preventiva è economicamente vantaggiosa. Con le risorse dei donatori ai limiti e i bisogni umanitari in crescita, l’investimento in un sistema umanitario che gestisce i rischi e sia finanziato in maniera preventiva invece di rispondere tardi ai disastri, potrebbe salvare, nel tempo, miliardi di dollari ogni anno. Esso potrebbe anche migliorare l’impatto degli investimenti dei donatori perché i paesi colpiti possono accrescere le proprie capacità di gestione a fronte di un aumento di siccità e alluvioni.