Comitato Italiano per il WFP, presentata l'iniziativa con Comunità di Sant'Egidio e Fondazione Santa Lucia: donati 300 presidi sanitari alla Repubblica Centrafricana
ROMA, 19 FEB - Un paese, il Centrafrica, che sta tentando faticosamente di uscire da una dura guerra civile e che tra le tante emergenze deve certamente affrontare quella sanitaria, che riguarda soprattutto i bambini. Per aiutare gli abitanti del paese africano è nata oggi a Roma, nella Sala della Pace della sede di Piazza Sant’Egidio a Trastevere, quella che il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi, ha definito una ‘Alleanza di associazioni di buona volontà’, perché la sanità e la solidarietà non hanno confini. Con questi obiettivi ecco la donazione di circa trecento presìdi sanitari della Fondazione Santa Lucia Irccs, centro di eccellenza nella neuro riabilitazione, che grazie all’intervento del World Food Programme Italia saranno in dotazione alla comunità che da anni gestisce dei centri sanitari in Centrafrica.
Per Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio “La donazione di 300 ausili sanitari alla Repubblica Centrafricana è un evento di pace e solidarietà, tanto più importante perché avviene in un tempo che vede un preoccupante calo di interesse del Nord verso il Sud del mondo. Sant’Egidio crede molto nella cooperazione ed è convinta che l’investimento di risorse in Africa aiuti anche lo sviluppo dell’Europa. Per questo siamo grati al World Food Programme Italia e alla Fondazione Santa Lucia per questo sostegno concreto alla Repubblica Centrafricana, un paese poverissimo dove Sant’Egidio lavora per la pace da tanti anni ed è presente con una centro clinico di eccellenza che garantisce le cure a migliaia di pazienti, soprattutto donne e bambini.”
Per la Fondazione Santa Lucia IRCCS, rappresentata dal Presidente Maria Adriana Amadio, è intervenuto il Direttore Sanitario dott. Antonino Salvia, “Alla Fondazione Santa Lucia mettiamo a disposizione di tutti i pazienti il meglio della tecnologia e dei protocolli oggi disponibili, nel rispetto anche dei più alti standard imposti dalle normative vigenti in Italia. L'aggiornamento dei nostri sistemi necessario per rimanere all'avanguardia – ha sottolineato il direttore sanitario - ci offre quindi la possibilità di donare ausili per l'attività sanitaria, in particolare: carrozzine, letti, poltrone per prelievi e altro materiale, che oggi ancora rappresentano lo standard di altre strutture occidentali e che noi siamo felici di donare, attraverso il prezioso lavoro del World Food Programme, ai progetti di Sant'Egidio nella Repubblica Centrafricana."
“Citando l’Executive Director del WFP (Agenzia delle Nazioni Unite) David Beasley, un investimento effettuato in Africa torna moltiplicato in Europa. Il World Food Programme aiuta le persone a credere nelle proprie aspirazioni naturali”, cosi il Presidente del WFP Italia, Vincenzo Sanasi D’Arpe che poi ha aggiunto che “il nostro obiettivo è aiutare le persone là dove sono nate, nei luoghi della loro vita. L’uomo, l’essere umano migra solo quando non ha la speranza di sopravvivenza nella sua terra d’origine. Quindi gli strumenti che noi forniamo sono orientati a realizzare le aspirazioni di coloro che li ricevono.” Insieme al Presidente Sanasi d’Arpe erano presenti anche Alessia Ardesi e Simone De Rita, rispettivamente Responsabile per i Rapporti Istituzionali e Direttore generale del WFP Italia.