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Cibo del PAM ai rifugiati ciadiani in Camerun trasferiti ad un nuovo campo

Dakar, 22-02-08 (comunicato stampa) - Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) ha iniziato un nuovo giro di distribuzione di cibo ai 20.000 ciadiani rifugiatisi nel nord del Camerun e che saranno trasferiti da un sito di transito, che si trova al confine, a un nuovo campo.

Sino ad ora, sono state distribuite razioni alimentari per dieci giorni a oltre 2.400 rifugiati del campo di Maltan, a 32 km dal transito di Madana, nel Kousseri. Tali razioni comprendono biscotti ad alto contenuto energetico, legumi, cereali e olio vegetale. Il cibo è stato distribuito dal PAM con la collaborazione della Croce Rossa del Camerun.

Complessivamente sono 37.000 i rifugiati ciadiani in Camerun, fuggiti da N’Djamena a causa dei combattimenti, che hanno ricevuto assistenza alimentare.

Con il miglioramento delle condizioni di sicurezza a N’Djamena, molti - la scorsa settimana - sono rientrati nella capitale. Ma molti altri attendono. Gran parte dei rifugiati ha perso tutti i propri averi nel corso dei saccheggi nella capitale.

Il 10 e 11 febbraio, il PAM ha avio-trasportato più di 37 tonnellate di biscotti oltre ai kit sanitari dell’OMS e a 17 tonnellate di aiuti dell’UNHCR (tende, materassi per dormire, asciugamani, sapone) in partenza dal Deposito Umanitario ONU di Accra in Ghana. Sono state inviate sul posto anche 8 tonnellate di prefabbricati per uffici e abitazioni, generatori, depositi per il cibo.

In risposta alla crisi, il Servizio Umanitario Aereo dell’ONU (UNHAS), gestito dal PAM, organizza voli per la comunità di operatori umanitari daYaoundè e Maoua/Garoua cinque volte la settimana e da Yaoundè ad Abeche, nel Ciad orientale, tre volte la settimana. I voli di linea tra N’Djamena e Abeche sono stati ripristinati l’11 febbraio.

Il PAM ha bisogno urgente di fondi per ripagare il prestito interno di 500.000 $ per l’operazione Camerun. Serviranno anche fondi aggiuntivi per un’operazione di emergenza di più lunga durata per assistere i rifugiati ciadiani e della Repubblica Centroafricana rifugiati in Camerun come pure per gli abitanti poveri del Camerun che vivono alla frontiera.

L’operazione del PAM in Ciad

A N’Djamena è ritornata la calma. Nonostante alcune notizie di saccheggi, gli uffici e i depositi del PAM sono sicuri. L’11 febbraio l’ONU ha autorizzato il rientro nel paese dello staff essenziale alle operazioni.

Ci sono notizie che circa 10.000 rifugiati dalla Repubblica Centroafricana abbiano attraversato il confine con il Ciad e abbiano urgente bisogno di cibo. Il PAM garantirà loro l’assistenza alimentare una volta che saranno trasferiti nei campi dei rifugiati. Ma servono ulteriori fondi se si vuole che il PAM continui a fornire assistenza alimentare.

Il PAM fornisce assistenza alimentare a 235.000 rifugiati sudanesi e a oltre 150.000 sfollati all’Est oltre a 46.000 rifugiati che dalla Repubblica Centroafricana si sono spostati nel Ciad.

Nonostante le limitazioni imposte da ragioni di sicurezza, il PAM è riuscito a completare la distribuzione di cibo di febbraio per i rifugiati sudanesi nel Ciad orientale e per gli sfollati. E’ in corso la distribuzione a N’Djamena e ad Abeche e i camion del PAM, bloccati dai combattimenti, hanno ripreso a circolare. Alcuni, con il loro carico di cibo, stanno arrivando in Ciad dal Benin e dal Camerun.

In questo periodo dell’anno, prima dell’inizio della stagione delle pioggie a giugno, è essenziale fare arrivare scorte di cibo nel Ciad orientale.

Il PAM ha bisogno urgente di ulteriori 54 milioni di $ per continuare ad assistere i rifugiati sudanesi e gli sfollati ciadiani sino alla fine dell’anno.