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Biscotti ad alto contenuto energetico trasportati da Brindisi in Kenia per sfamare 200.000 vittime delle inondazioni

Roma, 21-11-06 (comunicato stampa) - Un Boeing 747 del Programma Alimentare Mondiale (PAM) delle Nazioni Unite, partito ieri dalla Base di Pronto Intervento Umanitario di Brindisi (UNHRD) alle ore 20 locali, è atterrato oggi a Nairobi con un carico di quasi 100 tonnellate di biscotti ad alto contenuto energetico, destinati a centinaia di migliaia di vittime della più grave inondazione che ha colpito il Kenia dal 1997.

Ulteriori aiuti nei prossimi giorni

Ulteriori 94 tonnellate di biscotti del PAM, custodite nella Base di Brindisi, verranno inviate nella capitale del Kenia nei prossimi giorni per essere trasportate via terra e distribuite a Garissa, nella zona orientale del paese, e nei campi dei rifugiati di Dadaab.

“Il PAM ha cibo nei propri depositi in Kenia ma il problema è che molte persone nel Nordest del paese sono state costrette ad abbandonare le proprie case per gli allagamenti e non hanno legna per cucinare. Alcuni hanno anche perso tutti i loro averi compresi gli utensili da cucina. In questa fase di transizione, i biscotti del PAM sono un elemento essenziale per l’alimentazione”, ha detto Burkard Oberle, Direttore dell’agenzia in Kenia.

Le inondazioni hanno reso impraticabili molte strade e alcuni dei camion noleggiati dal PAM sono bloccati nel fango. I biscotti sono la risposta immediata a chi è stato maggiormente colpitoBurkard Oberle, Direttore PAM in Kenia

“Le inondazioni hanno reso impraticabili molte strade e alcuni dei camion noleggiati dal PAM sono bloccati nel fango. I biscotti sono la risposta immediata a chi è stato maggiormente colpito,” ha aggiunto Oberle.

Lunedì il PAM ha lanciato un’operazione aerea regionale di tre mesi per un valore di 11,4 milioni di dollari per l’utilizzo di aerei ed elicotteri per il trasporto di aiuti e personale umanitario per assistere oltre un milione di persone nelle aree inondate del Kenia e della vicina Somalia del sud.

Il Fondo Centrale delle Nazioni Unite per la Risposta d’Emergenza coprirà il costo dei biscotti e del loro trasporto in Kenia. Il quantitativo di aiuti alimentari dovrebbe essere sufficiente ad assistere per tre giorni circa 100.000 rifugiati nel campo di Dadaab e altri 100.000 kenioti colpiti dall’inondazione.

Un elicottero, noleggiato dal PAM, ha lasciato oggi Nairobi con a bordo una squadra di operatori dell’agenzia e di funzionari del governo del Kenia per una missione di tre giorni che servirà a verificare i bisogni della popolazione nelle zone non raggiungibili via terra.

Oltre 78.000 rifugiati che vivono nei campi del Kenia orientale, per la maggior parte somali, hanno perso i loro averi quando l’11 novembre i fiumi sono straripati dopo giorni di piogge intense.

Di recente, il PAM e la ONG Caresono riusciti a completare una distribuzione generalizzata di cibo sufficiente per 14 giorni nei campi rifugiati di Hagadera (55.000 persone) e Dagahaley (37.000 persone), vicino a Dadaab.

PAM e Care hanno anche distribuito cibo sufficiente per 7 giorni al campo di Ifo, gran parte del quale è rimasto allagato per quasi una settimana. Quanti hanno perso le razioni settimanali di cibo a causa dell’inondazione, riceveranno i biscotti ad alto contenuto energetico. Il PAM spera che ciò avvenga entro venerdì.

Le inondazioni hanno colpito il 90 per cento dei 54.000 rifugiati di Ifo; molti di loro hanno cercato riparo nelle zone più elevate costruendo ripari di fortuna con rami e teli.

Si sono anche verificati guasti ai servizi igienici e gli operatori sanitari temono l’aumento dei casi di diarrea e di altre malattie provocate dall’acqua contaminata dai liquami.

Complessivamente le Nazioni Unite stimano in 1,8 milioni le persone colpite dalle inondazioni in Kenia, Somalia ed Etiopia.

Le inondazioni seguono un periodo di siccità nella regione verificatasi all’inizio di quest’anno che ha causato la perdita di gran parte del bestiame e costretto milioni di persone a dipendere dagli aiuti alimentari e da altre forme di assistenza.

Circa 200.000 kenioti del Nord e delle zone costiere, assistiti nel passato dal PAM, non possono essere raggiunti via terra. Questa fase di piogge intense dovrebbe terminare a dicembre, ma potrebbe prolungarsi fino a gennaio.