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Aumento prezzi alimentari. Per il PAM si tratta di uno tsunami silenzioso che coinvolge il mondo intero

Londra, 22-04-08 (comunicato stampa) – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM), ha dichiarato oggi che gli alti prezzi dei generi alimentari rappresentano la più grande sfida posta all’agenzia nei suoi 45 anni di esistenza; si tratta di uno “tsunami silenzioso” che minaccia di far precipitare oltre 100 milioni di persone, in tutto il pianeta, nella fame.

Il nuovo volto della fame è rappresentato dai milioni di persone che, a differenza di sei mesi fa, non hanno oggi di che sfamarsiJosette Sheeran, Direttore Esecutivo del PAM

“Il nuovo volto della fame è rappresentato dai milioni di persone che, a differenza di sei mesi fa, non hanno oggi di che sfamarsi”, ha detto il Direttore Esecutivo del PAM Josette Sheeran che incontra oggi i rappresentanti del governo del Regno Unito dopo un’audizione al parlamento britannico a Londra.

“Serve un’intervento della comunità mondiale su ampia scala e di alto livello, incentrato sull’emergenza e su soluzioni di lungo periodo”.

Una risposta globale

Le analisi condotte dal PAM coincidono con le stime della Banca Mondiale: circa 100 milioni di persone si sono ulteriormente impoverite a causa degli alti prezzi degli alimenti. La prossima settimana il PAM prevede di rendere pubblici i dati su quante altre persone stima abbiano urgente bisogno di interventi sul fronte della lotta alla fame.

Josette Sheeran ha affermato che, analogamente allo tsunami del 2004 che investì l’Oceano Indiano causando 250.000 vittime e circa 10 milioni di persone senza mezzi, la sfida dei prezzi alimentari richiede una risposta globale. Allora, la comunità dei donatori, comprendente governi, aziende e singoli individui reagì prontamente, con donazioni record di 12 miliardi di dollari per la ricostruzione.

“Abbiamo bisogno dello stesso tipo di azione e generosità”, ha detto Sheeran. “Attualmente un numero crescente di persone, in ogni continente, è colpito dall’aumento dei prezzi, che distrugge ancor più i mezzi di sussistenza e causa minor apporti nutrizionali, con conseguenze permanenti sui bambini”.

Modulare l'intervento

Il Direttore Esecutivo ha, inoltre, dichiarato che il PAM sollecita un approccio globale incentrato sul lavoro comune di tutte le parti, dai governi alle agenzie dell’ONU alle ONG. Assieme ad altri partner, il PAM modulerà la propria risposta lungo tre direttrici:

· Nel breve periodo, il PAM cercherà finanziamenti per specifiche reti di protezione alimentare e per i programmi per la salute della mamma e del bambino in situazioni molto gravi, aumenterà il proprio impegno per l’alimentazione scolastica usando tale programma come piattaforma per interventi nutrizionali urgenti;

· Nel medio periodo, il PAM offirà la sua enorme capacità logistica per sostenere network vitali di distribuzione. Il PAM, infatti, ha 30 navi, 5000 camion e 70 aerei che, ogni giorno, consegnano il cibo agli affamati. Nello stesso tempo, il PAM espanderà i programmi ‘cash and voucher’ e sosterrà gli acquisti locali presso i piccoli contadini, aiutando i loro sforzi e rafforzando le autonome capacità di sussistenza;

· Nel lungo periodo, il PAM sosterrà le politiche di riforma, fornirà il proprio expertise e metterà le proprie capacità tecniche al servizio dei governi impegnati in programmi di sviluppo agricolo. Nello stesso tempo, il PAM proseguirà la sua politica di acquisti in loco, che aiutano i contadini ad aumentare investimenti e produttività.

Partenariati

“Il PAM può, se necessario e richiesto, intervenire rapidamente per aiutare a mitigare una crisi nutrizionale, mentre si mettono a punto soluzioni di lungo periodo”, ha detto Sheeran.

Analogamente a quando manda una squadra di emergenza in un’area di crisi per far fronte a un disastro naturale, così il PAM ha ora messo assieme i migliori specialisti per realizzare programmi in grado di mitigare gli effetti dell’aumento dei prezzi sui più vulnerabili.

Sheeran ha sottolineato l’importanza cruciale dei partenariati nel far fronte a questa emergenza. Il PAM si è impegnato con i governi donatori, con le agenzie ONU, con istituzioni quali la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale e altri soggetti umanitari, incluse le organizzazioni non governative, per dar vita a una risposta coordinata.

Sospensione pasti scolastici

L’urgenza della situazione è sottolineata dalla decisione del PAM di sospendere, dall’inizio di maggio, la fornitura di pasti scolastici a 450.000 bambini in Cambogia a meno che non vengano reperiti nuovi fondi. I rappresentanti del PAM in 78 paesi si trovano di fronte ad analoghe, difficili scelte.