Aumentano le preoccupazioni sull'impatto de El Nino in Africa australe mentre sta per terminare il tempo della semina
Johannesburg - Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) è sempre più preoccupato della sicurezza alimentare nell'Africa Australe dove si stima che 14 milioni di persone siano alla fame a causa di lunge stagioni secche che hanno prodotto, lo scorso anno, magri raccolti.
Il fenomeno atmosferico mondiale di El Nino, che sta causando siccità ancora peggiori in tutta la regione, sta già colpendo negativamente il raccolto di quest'anno. La poca pioggia, o la totale assenza di essa in molte aree e il poco tempo rimasto per la semina di cereali, in molti paesi già esaurito, sono segno di prospettive allarmanti.
Il numero di persone prive di cibo sufficiente potrebbe notevolmente aumentare nei prossimi mesi, mentre la regione sta entrando sempre più nel cosidetto 'periodo di magra', cioè il periodo prima del raccolto di aprile quando le scorte di cibo e di contante tendono ad esaurirsi. Particolarmente vulnerabili sono i piccoli agricoltori che sono centrali per la maggior parte della produzione agricola.
"Attraversando lo Zambia meridionale, ho visto campi con le coltivazioni gravemente sofferenti a causa della mancanza di acqua e ho incontrato agricoltori che a fatica riescono a far quadrare i conti con una seconda stagione di piogge erratiche", ha detto la Direttrice Esecutiva del WFP Ertharin Cousin che ha appena concluso una visita nello Zambia meridionale, una zona soggetta a siccità. "Lo Zambia è una delle più grandi regioni agricole nella regione e ciò che succede nel paese è motivo di seria preoccupazione non solo per lo Zambia per per tutti i paesi nella regione".
I paesi più duramente colpiti dalla quasi assenza di piogge nell scorso anno, sono il Malawi (con 2,8 milioni di persone alla fame), il Madagascar (circa 1,9 milioni di persone) e lo Zimbabwe (1,5 milioni), dove il raccolto dello scorso anno si è ridotto della metà rispetto all'anno precedente.
Il governo del Lesotho, lo scorso mese, ha dichiarato un'emergenza siccità, circa 650.000 persone, un terzo della popolazione, non ha cibo sufficiente. Nel Lesotho come altrove, manca l'acqua sia per le coltivazioni che per il bestiame. Fonte di preoccupazione sono anche l'Angola, il Mozambico e lo Swaziland.
I prezzi del cibo in tutta l'Africa australe stanno aumentando a causa di una ridotta produzione e disponibiltà. Il prezzo del mais, il cibo di base in gran parte della regione, è più alto del 73 per cento in Malawi rispetto alla media dei tre anni per questo periodo.
"Mi preoccupa molto che i piccoli agricoltori non siano in grado di avere un raccolto sufficiente per sfamare le proprie famiglie per tutto l'anno, figuriamoci per vendere quel poco che possono per pagare le rette scolastiche e altri bisogni domestici", ha detto Cousin.
Il WFP sta considerando di rafforzare i suoi programmi di assistenza alimentare e con contanti per la stagione di magra nei paesi maggiormente colpiti, ma deve fare fronte a serie difficoltà nei finanziamenti. Allo stesso tempo, il WFP sta lavorando con i governi, le organizzazioni regionali e altri partner per dei piani di contingenza, di preparazione e di risposta per assicurare scorte alimentari e proteggere i mezzi di sostentamento delle popolazioni. Centrale nel ruolo del WFP è il suo utilizzo dell'innovativa tecnologia mobile per monitorare la sicurezza alimentare, i prezzi del cibo e i flussi commerciali.
Gli analisti del WFP che lavorano alle verifiche della sicurezza alimentare stimano che oltre 40 milioni di persone delle aree rurali e 9 milioni delle aree urbane, nella regione, vivano in zone geografiche altamente esposte alle conseguenze de El Nino, il più intenso fenomeno atmosferico da oltre trenta anni. Per il Sudafrica, paese che rappresenta il 'granaio' più ampio della regione, questa siccità causata da El Nino è la peggiore che il paese ha sofferto in oltre mezzo secolo.
Un sintomo particolarmente preoccupante della vulnerabilità dell'Africa australe alla sicurezza alimentare e nutrizionale è il tasso allarmante della malnutrizione cronica. I tassi di deficit di sviluppo (rapporto tra altezza ed età) tra i bambini in Madagascar, Malawi, Mozambico e Zambia sono tra i peggiori al mondo. Ciò influisce negativamente sulla crescita fisica dei bambini e sul loro sviluppo cognitivo, oltre che sulla loro salute e produttività future.