Audizione del Direttore del PAM al Parlamento
“L’Italia partner strategico nella lotta alla fame. Ma serve più flessibilità nell’uso delle donazioni”
Roma, 15-07-08 (comunicato stampa) - A pochi giorni dalla conclusione del vertice del G8, il Direttore Esecutivo del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM-WFP), Josette Sheeran, ha incontrato oggi le Commissioni riunite Affari Esteri e Agricoltura della Camera dei Deputati e del Senato per tracciare un quadro delle sfide che attendono l’agenzia nella lotta contro la fame nel mondo in una fase internazionale caratterizzata da un forte aumento dei prezzi alimentari e del carburante.
Indagine conoscitiva
L’audizione si è svolta nell’ambito dell’indagine conoscitiva promossa dal Parlamento italiano per valutare gli esiti della conferenza FAO sulla sicurezza alimentare mondiale (3-5 giugno).
L’Italia è in una posizione unica per assumere la guida della lotta contro la fameJosette Sheeran, Direttore Esecutivo del PAM
“La comunità internazionale sta esprimendo la forte volontà di dare risposte globali alla crisi alimentare che colpisce in particolare i paesi più poveri. Ora si tratta di passare dalle parole ai fatti per trovare soluzioni comuni e durature al drammatico problema della fame”, ha detto Sheeran.
“L’Italia è in una posizione unica per assumere la guida della lotta contro la fame: è la capitale del cibo, la sede delle agenzie ONU del polo agro-alimentare, i suoi mari bagnano l’Africa, il continente più colpito dalla crisi alimentare”, ha ricordato il Direttore Esecutivo del PAM rilanciando l’importanza strategica della partnership con il paese che ospita il quartier generale dell’agenzia.
Piano strategico
Josette Sheeran ha, poi, ricordato come il PAM abbia risposto all’attuale congiuntura internazionale con il varo di un piano strategico quadriennale e la messa a punto di un pacchetto di proposte, per l’immediato e il futuro, in stretto coordinamento con FAO, IFAD, Banca Mondiale e all’interno della Task Force istituita dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon.
Formula 80-80-80
Nella “formula 80-80-80” sono racchiuse le principali novità di intervento: si tratta dell’impegno dell’agenzia a potenziare gli acquisti locali di cibo spendendo l’80 per cento delle donazioni in denaro nei paesi in via di sviluppo, oltre a procurare l’80 per cento dei trasporti su gomma e ad assumere l’80 per cento del proprio personale in questi stessi paesi. Complessivamente si tratta di un impegno di spesa di 2 miliardi di dollari.
Abbiamo bisogno che i donatori ci diano maggiore flessibilità nell’uso dei fondiJosette Sheeran
“Abbiamo bisogno che i donatori ci diano maggiore flessibilità nell’uso dei fondi, affinchè si possa rispondere tempestivamente alle crisi e che venga tolto ogni vincolo all’esportazione di derrate alimentari per scopi umanitari”, ha chiesto Sheeran, sottolineando come l’agenzia guardi con attenzione alla creazione di riserve globali di grano per scopi umanitari. Si tratta di una proposta già avanzata dall’Italia alla Conferenza FAO e rilanciata al recente vertice del G8.
Piano d'azione contro la fame
“Il mio auspicio è che si possa creare una partnership sempre più forte tra la nostra agenzia, questo Parlamento e le istituzioni italiane, coinvolgendo anche il volontariato e il settore privato”, ha concluso Sheeran offrendo la massima collaborazione dell’agenzia per un piano d’azione contro la fame, anche in vista del prossimo G8 che si svolgerà in Italia il prossimo anno.
Italia
In questa prima parte del 2008, l’Italia ha versato al PAM 43 milioni di dollari, collocandosi al quattordicesimo posto tra i donatori. L’agenzia ha il proprio quartier generale a Roma. Nel 2007, ha assistito oltre 86 milioni di persone in 80 paesi.