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Appello del PAM alle autorità keniote per il passaggio di cibo in Somalia

Nairobi, 22-06-07 (comunicato stampa) – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) ha fatto appello, oggi, alle autorità keniote affinché permettano il passaggio in Somalia di 140 camion, noleggiati dal PAM e carichi di cibo. Il cibo serve a sfamare più di 100.000 persone per tre mesi, mentre c’è allarme per il crescente livello di malnutrizione nel sud della Somalia.

I primi camion del convoglio, partito dal porto keniota di Mombasa, sono stati inaspettatamente fermati al confine di El-Wak, a nord-est del Kenia, il 25 maggio.

Trasporti via terra

“Si è preferito il passaggio via terra, attraverso il Kenia, a causa dei seri problemi che si riscontrano nei trasporti marittimi, verso la Somalia, minacciati dagli attacchi dei pirati”, ha detto Peter Goossens, Direttore del PAM in Somalia. Questo mese, il ritardo nella distribuzione di cibo a 108.000 persone nel distretto di Gedo, rischia di peggiorare ulteriormente i già allarmanti tassi di malnutrizione che si registrano nella zonaPeter Goossens, Direttore del PAM in Somalia

“Questo mese, il ritardo nella distribuzione di cibo a 108.000 persone nel distretto di Gedo, rischia di peggiorare ulteriormente i già allarmanti tassi di malnutrizione che si registrano nella zona”.

“Ci sono contatti intensi con le autorità del Kenia per facilitare il passaggio di questo carico in Somalia, in modo che le distribuzioni di cibo possano urgentemente riprendere nella parte meridionale del distretto di Gedo”, ha aggiunto Goossens. “Il Kenia ci ha permesso di utilizzare la frontiera di El-Wak da gennaio perché è la via più diretta per raggiungere la zona meridionale di Gedo, dove c’è urgente bisogno di assistenza alimentare. Le pioggie e una rete stradale assai precaria verso il sud di Gedo rendono impossibile il passaggio attraverso altri punti di confine, come Mandera a nord di El-Wak e Liboi a sud”.

Confine chiuso da gennaio

L’attesa di molti dei 140 camion a El-Wak è stata talmente prolungata che, pochi giorni fa, si è dovuto scaricare il cibo e spostarlo in depositi locali. Da gennaio, il governo del Kenia ha chiuso il confine con la Somalia per le persone e il traffico commerciale, mentre era rimasto aperto per il passaggio di assistenza umanitaria.

Nei prossimi giorni è prevista una terza serie di distribuzione di cibo del PAM agli sfollati a causa dei combattimenti a Mogadiscio. Complessivamente, 150.000 persone dovrebbero ricevere il cibo. Questa cifra include coloro che sono ancora sfollati, alcuni tra quanti sono rientrati a Mogadiscio e membri delle comunità ospitanti.

Malnutrizione acuta

L’Unità di Analisi della Sicurezza Alimentare (FSAU) della FAO ha lanciato l’allarme il 15 giugno sull’aumento della malnutrizione nella zone di Middle e Lower Shabelle, nella Somalia del sud. Sono stati registrati tassi di malnutrizione acuta al di sopra della soglia d’emergenza del 15 per cento e tassi di malnutrizione acuta estremamente alti e gravi per il 4,9 per cento. L’allarme è stato anche lanciato per una possibile mancanza del raccolto in zone della Somalia meridionale e centrale, a causa delle piogge scarse.

Il FSAU ha indicato i motivi dell’aggravarsi dell’insicurezza alimentare, nella zona di Shabelle, nell’impatto complessivo causato dal conflitto, dall’insicurezza e dai movimenti interni degli sfollati, associato a un’epidemia di diarrea acuta, perdite agricole a causa delle alluvioni e a tre stagioni di produzione cerealicola al di sotto della norma.

Ad aprile, sono stati riportati, nella regione di Gedo, che confina con il Kenia, tassi di malnutrizione acuta del 15-20 per cento. Nel 2007, il PAM prevede di fornire assistenza alimentare a oltre un milione di persone in tutta la Somalia.