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Acquisti di cibo per favorire lo sviluppo: incontro nella sede del PAM a Roma

Roma, 29-05-07 (comunicato stampa) - Esperti dei mercati cerealicoli, economisti e analisti del settore di tutto il mondo parteciperanno domani a Roma ad un incontro organizzato dal Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM), per studiare il modo migliore in cui gli acquisti di cibo possano avvantaggiare gli agricoltori dei paesi in via di sviluppo. L’incontro, il primo di questo genere, è finanziato dai governi belga e svedese. Si incontreranno i protagonisti del mondo dell’assistenza alimentare per discutere come gli acquisti di cibo possano contribuire allo sviluppo dei mercati e quindi migliorare le condizioni di vita delle popolazioni, aiutando a sostenere le economie dei paesi più poveri.

Non c’è dubbio che acquistare in loco produce dei vantaggi non solo per chi soffre la fame, ma anche per gli agricoltori che producono il ciboJosette Sheeran, Direttore Esecutivo del PAM

“Non c’è dubbio che acquistare in loco produce dei vantaggi non solo per chi soffre la fame, ma anche per gli agricoltori che producono il cibo”, ha detto Josette Sheeran, Direttore Esecutivo del PAM. “Sappiamo tutti che la sicurezza alimentare richiede sia l’accesso al cibo che una produzione sostenibile. Gli acquisti di cibo possono fornire un collegamento importante tra queste due necessità a livello locale, regionale o internazionale”.

I partecipanti all’incontro di domani, tra cui le tre agenzie del polo agro-alimentare delle Nazioni Unite, i rappresentanti delle organizzazioni non governative, i paesi donatori e quelli beneficiari, studieranno i modi per rafforzare, attraverso un lavoro comune, i mercati nei paesi in via di sviluppo, in particolare nei paesi che si trovano in fondo alla lista dei paesi meno sviluppati e a basso reddito.

“Quest’incontro offre un’occasione unica per esplorare i sistemi in cui noi tutti possiamo lavorare al meglio per avvicinare gli agricoltori locali ai mercati, in particolare nei paesi più poveri e a minor reddito e, così facendo, portare maggiori benefici a coloro che sono all’inizio della catena dell’approvvigionamento alimentare, cioè gli agricoltori”, ha detto Sheeran.

Sheeran, che, nel mese scorso, durante il suo viaggio in Etiopia, ha avuto colloqui con economisti, esperti di mercato e commercianti sugli approvvigionamenti di aiuti alimentari in loco e sul potenziale impatto positivo sullo sviluppo umano, ha notato come il PAM abbia una “forte presenza sui mercati”, con i suoi acquisti di cibo in varie parti del mondo in via di sviluppo.

Lo scorso anno, il PAM ha effettuato il 77 per cento dei suoi acquisti di cibo nei paesi in via di sviluppo – per un totale di 1,6 milioni di tonnellate, pari a un valore di oltre 460 milioni di dollari. Ciò mostra un incremento rispetto al 74 per cento del 2005. In particolare, sono fortemente aumentati gli acquisti di cibo nei paesi meno sviluppati e a basso reddtio, passati dal 36 per cento nel 2005 al 50 per cento nello scorso anno.

La posizione del PAM sugli approvvigionamenti è di assicurarsi che il cibo sia reso disponibile ai beneficiari nella maniera più veloce e più efficiente dal punto di vista dei costi. Allo stesso tempo, a parità di condizioni, il PAM dà la priorità agli approvvigionamenti effettuati nei paesi in via di sviluppo.

Gli uffici nazionali del PAM acquistano il cibo in loco nelle aree del paese dove esiste un surplus e lo distribuiscono in altre parti dello stesso paese dove invece manca. L’agenzia inoltre acquista cibo da paesi in via di sviluppo con un surplus a livello nazionale e lo distribuisce dove ce n’è bisogno in altri paesi, sia che si trovino nella stessa regione che in altre parti del mondo.