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Il WFP aumenta l'assistenza alimentare per 250.000 siriani vittime dei disordini

Il WFP aumenta l'assistenza alimentare per 250.000 siriani vittime dei disordini
Il WFP sta aumentando l’assistenza alimentare per raggiungere 250.000 persone entro la fine di aprile in Siria, con la possibilità di raddoppiare il numero dei beneficiari, raggiungendo mezzo milione di persone, nelle settimane prossime.

DAMASCO – Il WFP sta aumentando l’assistenza alimentare per raggiungere 250.000 persone entro la fine di questo mese in Siria, con la possibilità di raddoppiare il numero dei beneficiari, raggiungendo mezzo milione di persone, nelle settimane prossime.

Il WFP sta fornendo assistenza alimentare sino a 100.000 persone al mese, in città quali Homs, Hama, Idleb e Damasco, in collaborazione con la Mezzaluna Rossa arabo-siriana (SARC). Questa settimana, l’agenzia ha anche iniziato a distribuire pasti caldi ai rifugiati siriani che si trovano nella vicina Giordania.

“Con la continuazione del conflitto, i siriani che vivono nelle zone colpite dalla violenza incontrano crescenti difficoltà a sfamare le proprie famiglie e il WFP è molto preoccupato per la potenziale insicurezza alimentare”, ha detto il Direttore Esecutivo del WFP Ertharin Cousin. “La Mezzaluna Rossa arabo-siriana ci ha chiesto di fornire più assistenza e siamo pronti ad aumentare ulteriormente il nostro intervento umanitario laddove ci è consentito l’accesso”.

Una missione congiunta di verifica, condotta lo scorso mese da sette agenzie ONU, insieme all’Organizzazione per la Cooperazione Islamica (OIC) e guidata dal governo siriano, ha stimato che fino ad un milione di persone, nei governatorati esaminati, hanno bisogno di assistenza umanitaria.

Anche prima dell’inizio dei disordini scoppiati nel paese, una verifica delle condizioni della sicurezza alimentare aveva mostrato che 1,4 milioni di persone, specialmente nelle aree colpite dalla siccità negli anni scorsi, avevano problemi a soddisfare i propri bisogni alimentari giornalieri. Queste persone vivevano soprattutto in aree che al momento sono teatro dei disordini.

“Faremo anche della formazione per gli impiegati della Mezzaluna Rossa e i volontari in modo che possano meglio far fronte alla situazione, sostenendo i loro sforzi e aumentando la loro capacità di distribuzione”, ha detto Daly Belgasmi, Direttore Regionale del WFP per il Medio Oriente e il Nord Africa.

L’agenzia per l’assistenza alimentare ha inizato a distribuire pasti caldi a 1.000 rifugiati siriani che vivono in case di prima accoglienza a Ramtha, nella Giordania nord-occidentale, ai confini con la Siria. Il WFP sta anche fornendo cibo confezionato a 15.000 siriani in varie parti della Giordania, in collaborazione con la Jordanian Hashemite Charity Society e la Mezzaluna Rossa giordana.

L’operazione d’emergenza del WFP in Siria è stata lanciata in agosto 2011 con un budget stimato, al momento, a 37,4 milioni di dollari. L’agenzia ha ancora bisoogno di fondi, considerando che attualmente ha ricevuto solo meno della metà  del budget complessivo.