Direttore Esecutivo WFP valuta i bisogni umanitari nel nord Iraq
ERBIL - “Ancora una volta, un’altra crisi umanitaria colpisce l’Iraq stremato dalla guerra, colpendo negativamente e in maniera fuori misura chi è povero ed affamato. Le famiglie più povere e vulnerabili hanno già sofferto varie tragedie, nel corso degli ultimi anni”, ha detto Cousin. “Molti sono sfollati che vivono in condizioni molto difficili. La mancanza di servizi e di sostegno, insieme all’insicurezza, li sta costringendo a spostarsi, e in molti casi non è facile raggiungere queste famiglie”.
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Cousin ha visitato il campo di transito di Kalak, tra Mosul ed Erbil, dove ha incontrato sfollati fuggiti dai recenti combattimenti a Mosul. Le famiglie alloggiano in tende allestite da poco e in rifugi temporanei, con una temperatura di 45 gradi e raccontano di aver lasciato le proprie abitazioni con solo i vestiti che avevano indosso.
“Solo chi è forte in salute e fortunato, cioè chi ha potuto camminare per ore in questo caldo intenso o chi aveva la possibilità di spostarsi con la macchina, è arrivato in questo campo di transito”, spiega Cousin. Tra di loro, anche un uomo di Mosul, che ha raccontato di essere preoccupato di non poter rispettare il digiuno durante l’imminente mese sacro del Ramadan, date le dure condizioni imposte dal poco accesso all’acqua, all’elettricità e alle altre necessità di base.
“Le Nazioni Unite e l’intera comunità umanitaria stanno mobilitando personale, disponendo finanziamenti e utilizzando tutte le scorte disponibili per assistere le persone colpite dagli scontri e rispondere con urgenza ai crescenti bisogni”, ha aggiunto Cousin.
Il WFP ha lanciato un’operazione d’emergenza per sfamare oltre mezzo milione di persone colpite da questo ultimo conflitto in Iraq, tra difficoltà nei finanziamenti e nella sicurezza. Prima della nuova ondata di sfollati, iniziata con le violenze a Mosul, il WFP già assisteva 240.000 sfollati a causa del conflitto nel governatorato di al-Anbar, oltre a più di 180.000 rifugiati siriani che hanno trovato rifugio in Iraq.
Il WFP, che è finanziato esclusivamente da donazioni volontarie, ha bisogno di 88 milioni di dollari per finanziare le sue operazioni in Iraq da luglio a dicembre 2014.
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