Le disuguaglianze stanno crescendo e i più fragili sono i primi a subirne le conseguenze, con una crisi alimentare che colpisce duramente, in proporzioni mai viste prima nella storia moderna.
Noi possiamo allontanare tutti e 34 i milioni di persone dall’orlo del precipizio, preventire morti per fame e salvare milioni di vite e mezzi di sostentamento.
Gli impatti climatici estremi come siccità, ondate di calore e inondazioni sono una delle principali cause della fame, distruggendo raccolti e terreni agricoli, decimando mezzi di sussistenza e devastando comunità già vulnerabili.
A causa dell’attuale pandemia di Covid-19, le scuole in Libano sono chiuse dal 29 febbraio 2020. In consultazione con il Ministero dell’Istruzione e dell’Istruzione Superiore (MEHE), il WFP ha adattato il suo programma di alimentazione scolastica per fornire pacchi di cibo mensili alle famiglie.
ROMA – Con l’insicurezza alimentare nei paesi colpiti da conflitti che continua a peggiorare, rimane di fondamentale importanza continuare gli sforzi umanitari per fornire soccorso alimentare e sostegno ai mezzi di sussistenza.
ROMA – L’insicurezza alimentare acuta è destinata ad aumentare in ampiezza e gravità in 18 “punti caldi” della fame, secondo un nuovo rapporto di allerta precoce delle Nazioni Unite pubblicato oggi. Il rapporto sottolinea l’urgente bisogno di assistenza per prevenire la carestia a Gaza e in Sudan, e l’ulteriore peggioramento della devastante crisi alimentare ad Haiti, in Mali e in Sud Sudan.
Con la siccità che continua nel 2021 e l’ultimo raccolto che ha dato pochi frutti, le comunità sono stanche e posseggono poche risorse su cui contare; molti hanno dovuto abbandonare le proprie case in cerca di cibo e di lavoro. Circa 1,35 milioni di persone vivono nell’insicurezza alimentare, il 35 per cento del totale della popolazione della regione.
La spedizione di 23.000 tonnellate di grano servirà alla risposta umanitaria del WFP nel Corno d'Africa, regione colpita dalla siccità e minacciata dalla carestia.