Gli impatti climatici estremi come siccità, ondate di calore e inondazioni sono una delle principali cause della fame, distruggendo raccolti e terreni agricoli, decimando mezzi di sussistenza e devastando comunità già vulnerabili.
La regione, che si estende a sud del deserto del Sahara, sta registrando condizioni di clima arido che non si vedevano da diversi anni. In soli tre anni, il numero di persone che si avvicinano al rischio di morire di fame è schizzato da 3 a 10,5 milioni in cinque paesi: Burkina Faso, Ciad, Mali, Mauritania e Niger.
Metà della popolazione libanese e quasi tutti i rifugiati siriani vivono in una profonda povertà, e il WFP continua a potenziare l’assistenza per raggiungere 1,4 milioni di persone nel paese con sostegno sottoforma di cibo e contante.
“L’esplosione al porto di Beirut non è soltanto il ricordo di qualcosa che è successo un anno fa.
Il porto di Mombasa è fondamentale per le operazioni del WFP nella regione, ogni anno vi transitano oltre 200.000 tonnellate di cibo che viene poi distribuito in nove paesi.
Il Vicepresidente e gli ambasciatori hanno preso visione della nave noleggiata dal WFP, la MV Valsamitis, che scaricava 25.000 tonnellate di grano acquistato da agricoltori ucraini.
La situazione è particolarmente preoccupante nelle aree in conflitto del Bacino del Lago Ciad e regione Liptako-Gourma (Burkina Faso, Mali e Niger), dove 25.500 persone sperimenteranno la fame catastrofica (fase 5) durante la stagione di magra di giugno-agosto 2023.
KINSHASA/ROMA – La sicurezza alimentare nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) rimane molto critica, con il livello mai raggiunto prima di una persona su tre che soffre di fame acuta.
Aster Beyene, una donna di 43 anni, madre dei sette figli, che ha perso sia la casa che le coltivazioni due mesi fa a causa del conflitto, è stata la milionesima persona a ricevere grano, piselli e olio vegetale dal WFP questo lunedì.
“Finora avevo fatto affidamento su quel poco cibo che riuscivo ad avere dai miei vicini.
Continua a crescere in modo allarmante il numero di persone che vivono nell'insicurezza alimentare acuta e che hanno bisogno di assistenza alimentare urgente e salvavita, oltre che di sostegno ai mezzi di sostentamento.
Martedì 16 aprile, dalle 15,00 alle 17,00 si terrà una chat con giovani e studenti sulla pagina italiana di Facebook del World Food Programme. Tema: “Il lavoro nel campo umanitario, conosci il WFP”.
Desta, inoltre, forte motivo di preoccupazione la mancanza di informazioni nell’analisi dell’IPC (Integrated Food Security Phase Classification) sulla sicurezza alimentare delle persone nel Tigray occidentale.
L’agenzia ONU World Food Programme ha rapidamente avviato un’operazione di assistenza alimentare di emergenza, dispiegando oltre 180 operatori umanitari e aumentando le distribuzioni di c