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Nove milioni di Euro della Cooperazione Italiana ai progetti di sviluppo del PAM

Roma - 26-07-05 (comunicato stampa) - Il Programma Alimentare Mondiale (PAM) delle Nazioni Unite si felicita con il governo italiano per la generosa donazione di 9 milioni di Euro a favore dei progetti di sviluppo dell’agenzia che si occupa di aiuti alimentari.

Lo stanziamento, deciso questa settimana dalla Cooperazione Italiana alla Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, è destinato a numerose iniziative del PAM in Africa Sub-Sahariana e in America Latina.

In particolare i fondi italiani serviranno a sostenere i programmi di alimentazione scolastica, di aiuto alle persone colpite da HIV/AIDS e, in generale, tutte quelle iniziative messe in campo dall’agenzia per consentire alle popolazioni colpite da disastri naturali, carestie, guerre, di ricreare i mezzi del proprio sostentamento, una volta passata l’emergenza.

La donazione di 9 milioni di Euro - che conferma l’Italia nella lista dei primi dieci donatori dell’agenzia – è stata salutata dal Direttore Esecutivo del PAM, James Morris, come l’importante conferma di uno speciale legame.

“Ringrazio il Ministero degli Affari Esteri per il suo impegno nella lotta contro la fame come dimostra anche il pieno appoggio italiano agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio dell’ONU, primo fra tutti quello di dimezzare la proporzione degli affamati entro il 2015”, ha detto Morris.

Il recente contributo italiano ai progetti di sviluppo del PAM si affianca a quello per le grandi emergenze alimentari (3,3 milioni di Euro donati); in particolare per Zimbabwe, Eritrea e Niger colpito da una grave carestia e a cui l’Italia ha destinato, attraverso il PAM, fondi per l’acquisto di derrate alimentari sul mercato regionale.

I paesi beneficiari del recentissimo finanziamento della Cooperazione Italiana allo Sviluppo sono: in Africa Sub-Sahariana, Mali, Mauritania, Ruanda, Sierra Leone, Sudan, Tanzania e Zambia mentre in America Latina i fondi saranno destinati a progetti di sviluppo in Bolivia, Nicaragua, Perù.

In particolare, in Sudan, paese a bassissimo reddito, con gravi carenze alimentari (soprattutto nel Sud e nel Darfur), con tassi di analfabetismo del 40 per cento e un’altissima percentuale di malnutrizione infantile, il PAM è particolarmente impegnato, oltre che nei programmi di alimentazione scolastica - che riguarderanno, quest’anno, circa 450.000 giovanissimi - anche in progetti di sostegno alimentare.

In particolare, sono previste razioni alimentari integrative per i soggetti più vulnerabili (madri che allattano, donne incinte, bambini al di sotto dei 5 anni) per un totale di 28.000 beneficiari. Altri progetti riguarderanno la costruzione di pozzi per il rifornimento d’acqua e l’irrigazione attraverso i programmi di “cibo in cambio di lavoro”.

“L’Italia, anche grazie al continuo sostegno agli organismi internazionali delle Nazioni Unite e all’ottima collaborazione con il Programma Alimentare Mondiale, è in prima linea in Sudan, sia sul piano politico che nella ricostruzione del più grande paese africano”, ha sottolineato Giuseppe Deodato, Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo.

In Sierra Leone il PAM darà grande impulso ai programmi di alimentazione scolastica con una particolare attenzione alla scolarizzazione primaria delle bambine e alle aree geografiche del paese particolarmente povere in infrastrutture mentre, in collaborazione con UNICEF, sono previsti ampi programmi di lotta ai parassiti intestinali che rendono ancora più precaria la salute dei tanti malnutriti.

Nel complesso, a beneficiare dei programmi di alimentazione scolastica in Sierra Leone saranno 161.500 scolari mentre 33.250 persone saranno assistite in percorsi educativi di formazione professionale.

Anche in Bolivia il PAM, sostenuto dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo, dedicherà particolare attenzione ai programmi di “cibo in cambio di lavoro”, rivolti a 46.500 soggetti, mentre un minor numero (3.500 persone) verrà assistito, quest’anno, con razioni di cibo in cambio della partecipazione a corsi di formazione professionale.