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Il WFP costretto a ridurre le razioni alimentari ai rifugiati in Kenia

Il WFP costretto a ridurre le razioni alimentari ai rifugiati in Kenia
NAIROBI – A causa di insufficienti finanziamenti, il WFP distribuirà razioni ridotte di cibo a circa mezzo milione di rifugiati, soprattutto somali e sud sudanesi, che vivono in zone remote nel Kenia del nord, nei campi di Dadaab e Kakuma.

La riduzione del 50 per cento nelle razioni, che inizierà domani, si deve alla difficoltà del WFP di raccogliere 38 milioni di dollari per coprire le spese della sua operazione di assistenza ai rifugiati per i prossimi sei mesi, di cui 15,5 milioni di dollari servono all’assistenza alimentare fino a gennaio 2015.  

“Il WFP ha fatto tutto il possibile per evitare di ridurre le razioni, incluso l’utilizzo di ogni mezzo a nostra disposizione per coprire le maggiori criticità finanziarie”, ha detto Paul Turnbull, Vice Direttore del WFP in Kenia. “Il taglio delle razioni è l’ultima risorsa e vi ricorriamo per far durare le quantità limitate di cibo che abbiamo a disposizione per le prossime 10 settimane, mentre continuiamo a fare appello all’aiuto della comunità internazionale”. 

Ogni mese, il WFP distribuisce 9.700 tonnellate di cibo a circa 500.000 rifugiati in Kenia, ad un costo di circa 10 milioni di dollari. La razione di emergenza giornaliera è di 2,100 calorie e consiste in cereali, legumi, olio vegetale, sale e una nutriente miscela di mais e soia. Da metà novembre, i rifugiati riceveranno una razione giornaliera di cibo di 1.050 calorie.  

“Il WFP dipende interamente dai contributi volontari di donatori che, generosamente, sostengono l’assistenza alimentare dei rifugiati”, ha detto Valerie Guarnieri, Direttore Regionale del WFP per l’Africa centrale e orientale. “Ci rendiamo conto che, con tante altre  emergenze umanitarie nel mondo, i budget sono ridotti. Ciononostante, facciamo appello per ulteriori donazioni, così da poter lavorare con l’ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati per far fronte agli urgenti bisogni di queste persone vulnerabili, che non hanno altro modo di sostenersi”.

Il WFP prevede di distribuire razioni dimezzate fino alla fine di gennaio 2015, quando è previsto l’arrivo di cibo donato dagli Stati Uniti d’America, che coprirà i bisogni per sei settimane. Ulteriori, immediati contributi permetterebbero al WFP di acquistare cibo nella regione, riducendo l’impatto di questi drammatici tagli sulla vulnerabile popolazione rifugiata. Nel 2014, i donatori internazionali hanno contribuito con 68 milioni di dollari per sostenere l’assistenza alimentare dei rifugiati in Kenia. 

Il WFP fornisce anche speciale cibo fortificato per bambini piccoli e donne incinte o che allattano, per prevenire la malnutrizione. Inoltre, bambini della scuola primaria e dell’asilo ricevono porridge, che li aiuta a concentrarsi in classe e incentiva le famiglie a mandarli a scuola. Al momento, non si prevede che queste attività vengano colpite dai tagli.